“Spesso ci chiedono come mai un’operatore di gioco si occupa di tematiche come quelle della parità di genere o della violenza. Come se l’operatore di gioco fosse avulso dalla realtà e non vivesse ben calato nel quotidiano. Tutto è nato per una proposta che ci fece la nostra amica Caterina Orsi, artista di Parma di sponsorizzare una sua mostra a Palazzo San Macuto all’Eur che trattava la tematica della violenza sulle donne. Ci piacque molto. Contestualmente pensammo di fare una sorta di indagine su come veniva percepito questo argomento nelle nostre sale. Noi siamo una multinazionale che dell’intrattenimento regolato ha fatto il suo core business“. E’ quanto ha sottolineato Imma Romano, Direttrice Relazioni Istituzionali Codere Italia, durante l’evento “lnnamòrati di Te” in corso a Rivoli, nella provincia di Torino.
“Scoprimmo che il tema era sensibile nelle sale, non solo da parte delle clienti. Ci hanno inondato di racconti, poesie, dipinti e opere incentrati sul tema della violenza di genere. Non potevamo rimanere a guardare, dovevamo fare la nostra parte a rispetto di clienti e dipendenti. Codere ha una parità di genere, infatti abbiamo circa il 51% di dipendenti donne. C’è una corposa presenza femminile. Abbiamo quindi deciso di intraprendere questo cammino per far sentire la nostra presenza su questi temi e per provare a fornire un contributo al processo di educazione su queste tematiche. Ne stiamo parlando da 12 anni”, ha aggiunto.
“La nostra volontà è quella di essere dalla parte dell’associazionismo femminile su questi temi. L’intenzione è quella di andare avanti, nella speranza che non se ne debba parlare più”.
“Voglio ringraziare la città di Rivoli perché è la terza volta che ospita un’iniziativa di questo genere, ma ci ha ospitato anche con la nostra iniziativa sulla legalità che è un altro ambito in cui crediamo molto. Non è scontato che i territori ci aiutino a diffondere un messaggio che per noi è fondamentale. Nel corso di questi anni abbiamo avuto l’opportunità di conoscere un’umanità infinita che si occupa di partecipazione e di fare rete”. cdn/AGIMEG