“È vero che limitando gli orari non si contrasta la ludopatia in senso ampio, ma il Comune interviene dove può farlo”. E’ quanto ha dichiarato Gianluigi Mazzi, sindaco di Sona, in provincia di Verona, in risposta alle critiche di alcuni esercenti che avevano sottolineato l’’incongruenza nei limiti orari per il funzionamento degli apparecchi da gioco tra comuni vicini. Se infatti a Sona è possibile giocare dalle 14,00 all’1 di notte, nel vicino comune di Verona, gli orari sono dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 22,00. Per non parlare di Bussolengo, dove invece le sale slot sono aperte anche 24 ore su 24. Se un abitante di Sona vuole giocare quindi in orari diversi da quelli stabiliti dal Comune, basta che faccia qualche chilometro e vada ad uno dei comuni vicini. “Se una persona non spende un euro da me ma lo spende in un altro posto dove può giocare, non abbiamo guarito il problema ma lo abbiamo solo spostato”, lamenta il titolare di un bar. cdn/AGIMEG