Chiusa la Ligue 1, il titolo va al Psg. Per la Bundesliga si decide il 6 maggio. In Polonia e Danimarca ripartenza del calcio per fine mese. Lega Serie A pronta per la ripresa del Campionato

La Lega calcio francese ha dichiarato definitivamente chiuso il campionato di Ligue 1 ed ha attribuito il titolo al Paris Saint-Germain, che era primo con 12 punti di vantaggio sul Marsiglia e una partita in meno dopo 28 giornate.

Per quanto riguarda la Bundesliga, la cancelliera Angela Merkel ha detto che il governo prenderà una decisione il 6 maggio. Intanto, tre persone sono risultate positive al Coronavirus nel Colonia e saranno messe in quarantena per 14 giorni.

Il calcio in Polonia e Danimarca si prepara a ripartire a fine mese. Lo ha annunciato Zibì Boniek, presidente della Federcalcio polacca, a Sky Sport 24: “Da lunedì le squadre possono tornare ad allenarsi in campo, abbiamo un protocollo preciso, difficile da applicare ma non impossibile. Se tutto va bene, il 27 e il 28 maggio iniziamo con due partite di Coppa di Polonia e poi il 29 ripartiremo con le partite di campionato, ovviamente a porte chiuse”, ha detto.

La MLS prova a ripartire. Negli States, infatti, dal 6 maggio sarà permesso allenarsi individualmente nei centri sportivi.

“Lo sport in Gran Bretagna riprenderà solo quando sarà sicuro farlo, secondo le indicazioni degli esperti sanitari”. Ha sottolineato il segretario alla cultura del governo inglese, Oliver Dowden, parlando ai rappresentanti delle discipline sportive – come riportato dalla Bbc – al tavolo che ha preceduto il vertice della Premier League riguardante la ripartenza.

Si è riunita anche l’Assemblea della Lega Serie A con tutte le Società presenti e collegate in video conferenza. Il Presidente Paolo Dal Pino ha sottolineato in riunione la disponibilità a un dialogo col Governo in ottica costruttiva e collaborativa, ottenendo su tale posizione la piena condivisione da parte di tutte le Società. I 20 club all’unanimità hanno votato sì alla ripresa del campionato, se ci saranno le condizioni di sicurezza necessarie.

“Rivolgo un pensiero particolare ai tanti lavoratori dello Sport, coloro che, spesso senza le dovute garanzie, lontano dai riflettori, svolgono un’azione fondamentale. Molti di loro hanno poche tutele e meritano maggiore rispetto: per questo – quando questa emergenza sanitaria sarà terminata – mi sono impegnato a riformare l’intero settore”, ha detto il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.

“Noi siamo interessati al protocollo per gli allenamenti per gli sport di squadra, vedremo se già lunedì si potrà permettere ai giocatori di svolgere sedute individuali nei centri sportivi. Con Spadafora ci ho parlato e vediamo se si potranno aprire allenamenti individuali, visti anche i 2 mesi di inattività. Tornare nei centri sportivi sarebbe importate per gli atleti, nonostante adesso sia tutto previsto per il 18. È una cosa di interesse nazionale, c’è disparità di trattamento tra sport individuale e di squadra. Sarebbe un passo importante anche per le categorie inferiori. I timori sono di veder fermata una stagione, vogliamo completarla e c’è tempo per ragionare. Questi sono piccoli step da percorrere per farsi trovare pronti in vista di una possibile ripresa. Penso che alcune società potrebbero aprire il proprio centro sportivo per dare possibilità di allenarsi. Serve autorizzazione dal Ministero, vogliamo ottenere questo. Attenderemo anche il parere del Comitato Scientifico che non ci sarà prima di lunedì”. E’ quanto ha detto il Presidente AIC Damiano Tommasi, intervenuto a Sky Sport. “Abbiamo due tipi di paure: la prima è per il movimento e la tenuta del sistema, soprattutto della parte del calcio che non è l’elite. La chiusura dei campionati è un punto interrogativo, tante squadre mettono in dubbio la loro ripresa della stagione come azienda. C’è grande preoccupazione e bisogna limitare i danni. Poi parecchi giocatori e giocatrici conoscono gente colpita dal virus o vivono in zone più in pericolo, questa è la nostra seconda preoccupazione”, ha concluso. cdn/AGIMEG