Legge Regionale Puglia, Domenico Dragone (CEO The Betting Coach): “Il successo di ieri non è un traguardo raggiunto ma un nuovo punto di partenza”

“Il comparto giochi di tutta la Puglia, si prepara a vivere una nuova “primavera”, grazie ai recenti provvedimenti decisi ieri dal Consiglio Regionale”. E’ quanto ha dichiarato Domenico Dragone, ceo The betting Coach. “Un successo inaspettato, raggiunto grazie alla determinazione e alla perseveranza di tantissimi uomini e donne, di imprenditori e lavoratori protagonisti assoluti di un comparto, quello dei giochi, incatenato in un tremendo “limbo” ormai da qualche anno. Gli scioperi, le manifestazioni e il duro lavoro di associazioni, rappresentanti e sindacati, hanno scongiurato un provvedimento catastrofico e sicuramente ingiusto, che rischiava di compromettere inevitabilmente diritti inalienabili di tantissima gente coinvolta. Anche ieri, nei pressi del consiglio Regionale in Puglia, non vi erano lobby e approfittatori sociali, disposti a lucrare alle spalle della gente! C’erano ragazzi e ragazze, famiglie e imprenditori umili e spaventati con investimenti e diritti da difendere e un futuro incerto da conquistarsi. Ieri in Regione si è completato un pezzo di storia per i giochi in Puglia, che rimarrà negli annali del comparto, nonché un segnale importante per le altre regioni prossime a valutare in altri territori il fenomeno dell’azzardopatia. Fare politica non significa perseguire a tutti i costi i propri ideali ma anche valutare attentamente pro e contro di ogni decisione e aver la forza di fare passi indietro quando le circostanze lo richiedono. In questi ultimi giorni, sui social e sui giornali, mi è capitato di leggere commenti negativi indirizzati al settore dei giochi. Esternazioni fatte da gente che con i giochi non ha nulla e non è consapevole minimamente di tutti quei meccanismi e operazioni di tutela che solo il comparto giochi può attuare per la lotta alla ludopatia. Gente capace di accettare e assecondare un’Italia basata su assistenze economiche e provvedimenti di tutela, ignorando che gli stessi provengano principalmente dai continui prelievi e tasse elargiti dal nostro comparto. Occorre – ha concluso Dragone – che domani più di oggi, il comparto dei giochi sia unito, affinché la battaglia per il riconoscimento dei propri diritti continui e riesca a cambiare i modi di pensare tra le popolazioni. Il successo di ieri quindi, non deve essere un traguardo raggiunto ma un nuovo punto di partenza”. lp/AGIMEG