Legge gioco Piemonte, Meloni (FdI): “La retroattività del distanziometro non aveva senso, ma serve dare potere ai sindaci per contrastare ludopatia e infiltrazioni criminalità nel gioco”

“La retroattività (del distanziometro per le attività di gioco già esistenti ndr) non ha alcun senso. Ma penso che occorra continuare a combattere la ludopatia e che anzi vadano conferiti ai sindaci poteri di contrasto al gioco e strumenti efficaci per combattere le infiltrazioni mafiose”. E’ quanto ha affermato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in un’intervista al ‘Corriere Torino’ commentando la legge sul gioco approvata ieri in Consiglio regionale Piemonte. Fdl non ha votato la nuova legge sul gioco d’azzardo. Perché? “In un momento come questo, nel quale povertà e disperazione dilagano, la risposta non è nella nuova proliferazione di slot machine”, ha detto la Meloni. “Il rilancio non passa dalle slot. Lavoro e periferie sono la vera priorità”.
“Senza nulla togliere al centro, noi crediamo che le periferie siano quelle dove i cittadini hanno pagato maggiormente il prezzo dell’assenza della politica. Per noi la città è una e vale tutta nella stessa maniera indipendentemente dal quartiere dove si abita. Lotta all’insicurezza e all’illegalità, difesa dei marchi della nostra industria, aiuto alle madri che non devono scegliere tra avere un lavoro o un figlio: sono le nostre priorità. E le stiamo perseguendo con uno slancio che non vedo nei nostri avversari: il sindaco uscente (Appendino, ndr) non si ricandida, il M5S non ha nessuno e la sinistra mi sembra in grande difficoltà”.
Che cosa la preoccupa? “Più che la contrazione del PIL – ha proseguito la Meloni – mi preoccupa che quasi il 40 per cento delle imprese rischi di chiudere. Per questo, ancora prima che lo facesse il governo, il Piemonte ha varato un fondo per entrare nel capitale delle imprese e metterle in sicurezza. Noi crediamo che la manifattura abbia ancora il suo ruolo e il marchio Italia sia un valore. Cassa integrazione o reddito di cittadinanza non sono il futuro che abbiamo in mente”. lp/AGIMEG