Legge gioco Emilia-Romagna, Pucci (pres. Astro) replica a Bosi (ass. Comune di Modena)

“Probabilmente non ha letto con attenzione la mia lettera. Se lo avesse fatto si sarebbe accorto che non sono io a ritenere che la legge regionale 5/2013 potrebbe avere un effetto espulsivo di attività economiche lecite. Lo paventa invece il Consiglio di Stato nell’ordinanza cautelare che Le ho citato e che riguarda proprio il Comune di Modena, di cui Lei ha omesso di riferire in Consiglio Comunale. Lo ipotizzano altre pronunce, come, ad esempio, la n. 1771/2022 (pubblicata il 14/03/2022) con cui il Consiglio di Stato, relativamente al Comune di Riccione, ha disposto una perizia, finalizzata ad accertare tale eventualità, affidandola al Direttore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria e Costruzioni del Politecnico di Milano”. E’ quanto si legge nella controreplica del Presidente ASTRO Massimiliano Pucci, dopo la risposta ricevuta dall’assessore Bosi del Comune di Modena sulla questione dell’effetto espulsivo prodotto dal distanziometro previsto dalla legge regionale n. 5/2013 della Regione Emilia-Romagna.

“Nulla, inoltre, ci sta dicendo sulla ragione che La ha spinta a non riferire al Consiglio Comunale (e quindi alla cittadinanza), nel corso dell’audizione all’uopo dedicata, l’esatto contenuto dell’ordinanza del Consiglio di Stato n. 780/2022 che riguarda nello specifico il Comune di Modena e nella quale vi è scritto testualmente: <<ritenuto prima facie che le ragioni dedotte dall’appellante sono idonee a fondare l’invocata tutela cautelare in quanto il provvedimento impugnato si traduce in un sostanziale effetto espulsivo dell’attività di gioco lecito dal territorio comunale (…)>>.”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG