“Non giriamoci attorno: la decisione del Governo di introdurre una tassa aggiuntiva di 500 milioni di euro è politica e mira a cancellare un intero settore industriale, quello del gioco legale che, ogni tanto è bene ricordarlo, garantisce oltre 4 miliardi di introito erariale”.
E’ il commento di Fabio Schiavolin – amministratore delegato di Cogetech, una delle tredici aziende concessionarie del settore degli apparecchi di intrattenimento – alla presentazione dell’emendamento che prevede in legge di Stabilità una tassa aggiuntiva di 500 milioni di euro.
“E’ inspiegabile: dopo un mese di lavoro con il Ministero dell’Economia e con l’Agenzie delle Dogane – continua Fabio Schiavolin – e dopo aver individuato un possibile percorso capace di garantire da un lato extra gettito, dall’altro la sopravvivenza delle aziende, si è invece deciso di decretarne la fine. La proposta del governo è un vero e proprio atto di cancellazione di una intera filiera industriale e delle migliaia di posti di lavoro creati negli ultimi dieci anni. E’ il fallimento del regime concessorio e delle tredici aziende su cui si poggia. Aziende che oggi fatturano poco più dei 500 milioni richiesti come extra gettito e per le quali sarebbe impossibile onorare la nuova tassa”.
“Non capisco – prosegue l’ad di Cogetech – a chi possa giovare questa scelta. Gli unici ad avvantaggiarsi saranno gli operatori di gioco illegale. Stiamo tornando indietro di dieci anni, al Far West del gioco d’azzardo. Forse qualcuno ha troppo frettolosamente dimenticato quale sorta di giungla fosse il mondo del gioco in Italia prima della regolarizzazione. Dunque, le conseguenze per il Paese saranno tremende, drammatiche. Sono a rischio, oltre a ingenti risorse erariali, anche 75mila posti di lavoro e investimenti di anni. Mi chiedo e chiedo al Governo: il Paese è in grado di sopportarlo?”. cz/AGIMEG