Si è svolto un acceso dibattito ieri in Commissione Bilancio alla Camera, in sede di approvazione dell’emendamento sulle ludopatie riformulato dal governo. Si tratta della proposta di modifica che istituisce il controllo del comportamento del giocatore, attraverso un apposito software e che ha accomunato due proposte di modifica presentate inizialmente dall’on. Binetti (PI) e dall’on. Saltamartini (NcD). L’on. Castelli (M5S), intervenendo sulla questione e stigmatizzando la riformulazione degli emendamenti Binetti-Saltamartini, ha chiesto chiarimenti, in particolare, “circa il tipo di software che si prevede di adottare e le modalità della sperimentazione dello stesso sui malati affetti da malattie connesse al gioco d’azzardo”, mentre l’on. di SEL, Paglia, ha rilevato come “dovrebbe essere adottato un sistema di automonitoraggio da parte dei soggetti che praticano il gioco d’azzardo, essendo invece molto rischioso ipotizzare l’adozione di un sistema di monitoraggio da parte di terzi”, rispetto al quale ha invitato il relatore e il Governo a una nuova riflessione”. L’on. Marazziti (PI) ha invece evidenziato come rispetto alla riformulazione dell’emendamento in esame, “andrebbe valutato quantomeno l’inserimento della previsione che il monitoraggio dei soggetti coinvolti possa avvenire esclusivamente previa acquisizione del loro consenso, al fine di evitare la lesione della privacy dei soggetti stessi”, mentre la Saltamartini (NcD) ha rilevato “innanzitutto come gli emendamenti riguardino la fase di sperimentazione di un progetto pilota, innovativo rispetto alle misure adottate in passato” e poi sottolineato “come un software analogo a quello proposto dagli emendamenti in questione sia stato già sperimentato in Paesi molto evoluti nell’azione di contrasto alla ludopatia, quali la Germania e la Spagna”. L’on. Grillo (M5S), infine, ha evidenziato che “l’intera procedura prevista va ad incidere su profili giuridici delicati e complessi, relativi alla tutela di diritti fondamentali costituzionalmente garantiti e rispetto a tali aspetti, dovrebbe essere richiesto il parere alla I Commissione Affari Costituzionali”.Mentre l’on. Guidesi (LNA) ha voluto osservare che il tema del contrasto al gioco di azzardo patologico è ampio e che la riformulazione proposta “non risolve le problematiche esistenti”, e ha invitato “il Governo a seguire con attenzione la problematica delle agenzie di scommesse che operano nel nostro Paese senza alcuna autorizzazione, facendosi scudo della normativa europea”, l’on. Crippa (M5s) ha detto di non “comprendere come si possa installare un software per il controllo delle giocate su apparecchi di proprietà di imprenditori privati”. Il relatore Guerra (PD) ha quindi precisato che la riformulazione proposta prevede una fase sperimentale in cui potranno essere affrontate tutte le problematiche tecniche sollevate. Il viceministro Morando (MEF),ha quindi manifestato il suo parere favorevole all’ulteriore riformulazione proposta dal relatore e condiviso anche le sue considerazioni sulla possibilità di affrontare le questioni tecniche in sede di sperimentazione. im/AGIMEG