Giochi: nessun riordino nel Nadef ma spunta la volontà del Governo di fare cassa con i giochi nella manovra di fine anno

Lavoro, scuola, pensioni, incentivi imprese, semplificazione normativa, revisione del testo unico degli enti locali: sono ben 16 i Ddl collegati alla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF) approvati da Camera e Senato. Ma tra i collegati non c’è più traccia del Ddl, sviluppato dal sottosegretario al Mef Federico Freni, riguardante il riordino dei giochi.

Nei piani del Governo sembra quindi non essere più una priorità quella di rimettere mano, a livello definitivo e soprattutto nazionale, al settore del gioco pubblico. Il riordino si dovrebbe comunque fare, ma con tempistiche ed interventi ancora da definire.

Il gioco non viene però “dimenticato” dalla politica. Secondo indiscrezioni raccolte da Agimeg in ambienti istituzionali, gli operatori del gioco potrebbero trovare sotto l’albero, con la Legge di Stabilità, delle nuove richieste economiche del Governo per fare cassa.

Il settore del gioco, per anni è stato abituato a continue manovre di fine anno con aumenti di Preu, tasse sulle vincite, proroghe onerose ed altre azioni inserite nelle varie Leggi di Stabilità. Nell’ultimo biennio però il vento sembrava essere cambiato, anche perché sembrava imminente il riordino del settore.

E invece, dopo un periodo di pausa, si torna a fare cassa con i giochi. Ed i fondi potrebbero arrivare dalle proroghe onerose delle concessioni. A fine anno scadranno le concessioni del gioco online. Dopo tre mesi, il 31 marzo 2023, sarà il turno del bingo. Il 29 giugno toccherà agli apparecchi. E’ invece prevista per il 30 giugno 2024 la scadenza delle concessioni per le scommesse.

Date importanti e la volontà del Governo sembrerebbe quella di voler riallineare tutte le concessioni percorrendo proprio la strada delle proroghe onerose. Insomma, cambia il Governo, ma non cambia la voglia di fare cassa con il settore dei giochi. sb/AGIMEG