D’Alfonso (PD): “Credo che il settore del gioco pubblico vada liberato dalle catene, ma allo stesso tempo proteggendo le persone più vulnerabili”

“Sono profondamente convinto che le norme che funzionano sono quelle che derivano da un confronto diretto con gli interessi reali del Paese. Quindi occasioni come quella odierna sono molto utili per comprendere meglio le necessità del settore. A mio avviso la legge delega è l’unico strumento per affrontare una situazione del genere poiché ha dei tempi consoni e non corrisponde a situazioni d’emergenza”. E’ quanto ha dichiarato Luciano D’Alfonso, deputato del Partito Democratico, al convegno “Delega fiscale: quali prospettive per il riordino del settore dei giochi?”.

“Bisogna prendere atto di un dato fondamentale: questo settore conta 14 miliardi di euro nel bilancio dello Stato. Credo che questo settore vada liberato dalle catene riuscendo però a proteggere le persone più vulnerabili. Sugli orari c’è una situazione di imprecisione di competenze e quindi è necessario fare chiarezza. Inoltre, c’è la partita della tecnologia. Credo però che questa possa essere un partner di tutte e tre le parti: giocatori, regolatore e Stato”, ha aggiunto.

D’Alfonso ha poi proseguito: “Bisogna favorire la salvaguardia dei più fragili. Poi deve essere facile anche l’intermediazione finanziaria. So di istituti di credito che hanno nelle loro policy il non concedere conti correnti a chi opera nel settore. È una cosa a mio avviso fuori dal mondo”. ac/AGIMEG