Prorogare o rendere strutturale il taglio al cuneo e l’Irpef a tre aliquote, con risorse da fondo delega e giochi. Sono questi i piani del Governo per la prossima Legge di Bilancio. Ma non solo, un’ulteriore sforbiciata all’Irpef, soprattutto per coloro che hanno un reddito oltre 35mila euro.
Il ministero dell’Economia sta, infatti, valutando la riduzione dal 35 al 33% dell’aliquota Irpef intermedia e l’innalzamento a 60mila euro del limite del secondo scaglione, oltre il quale scatta l’aliquota del 43%. Tuttavia, questo doppio intervento – come riporta Il Sole 24 Ore – potrebbe costare al fisco circa 4 miliardi di euro aggiuntivi all’anno.
Rimane quindi da sciogliere il nodo risorse, anche tenendo conto delle nuove regole europee sui conti pubblici e sulla spesa.
Intanto, i nuovi dati di luglio 2024 potrebbero confermare il buon andamento del primo semestre dell’anno, in cui si è registrato un maggiore incasso di 13 miliardi, a cui potrebbe aggiungersi anche il gettito dell’autotassazione di professionisti e imprese soggetti alle pagelle fiscali. Questo extragettito potrebbe essere utilizzato a copertura di una parte dei circa 10 miliardi necessari per il taglio al cuneo fiscale.
Sul lato Irpef, invece, si punta sul fondo per l’attuazione della delega fiscale e sul concordato preventivo biennale. Nel fondo della delega fiscale, il viceministro all’Economia Maurizio Leo, con il primo decreto sul taglio dell’Irpef ha accantonato, grazie anche ad altri provvedimenti di riforma del fisco approvati nel corso del 2024, come quello sui giochi, circa 3,8 miliardi di euro. Così, per la sola proroga dell’Irpef a tre aliquote mancherebbe poco meno di un miliardo. Per recuperarlo, si punta allora sulle gare del Lotto e del gioco online che in due anni dovrebbero assicurare quasi 1,4 miliardi.
Rimane aperta, invece, la partita sulle risorse per la nuova fase del taglio dell’Irpef fino a 60mila euro. cdn/AGIMEG