Legge Bilancio, da slot e vlt 239 milioni in più. Governo: “Settore già colpito da leggi regionali, giro vite penalizzerà le Vlt”

Slot e Vlt porteranno 239,1 milioni in più l’anno prossimo, e 237,6 a partire dal 2020, grazie all’inasprimento fiscale previsto nella legge di Bilancio. Sono le stime che avanza il Governo, sottolineando però che quello degli apparecchi “è oggi un mercato in contrazione, per effetto di alcune leggi regionali che prevedono forti limitazioni al gioco”. Nella relazione che accompagna il testo, poi, ammette anche che le scelte fiscali spingeranno i concessionari – nel caso delle vlt – a ritoccare la percentuale di giocate redistribuita come vincite, e questo potrebbe penalizzare ulteriormente il settore. Il calo del gettito di 1,5 milioni è infatti attribuito a questo.
La Manovra dispone che le aliquote salgano dello 0,5%, rispetto a quelle fissate solo pochi mesi fa con il decreto Dignità. Nel caso delle le slot è salita al 19,25 lo scorso 1° settembre, ora con la legge di Bilancio passerà al 20,1% il° 1 maggio 2019, al 20,18% dal 1° gennaio 2020, e al 20,25% a partire dal 2021. Tornerà infine al 20,1 nel 2023. Per le vlt invece a settembre è salita al 6,25% da settembre, poi passerà al 7,15 (maggio 2019), al 7,18 (gennaio 2020), al 7,25 (gennaio 2021). Anche in questo caso dal gennaio 2023 è previsto un allentamento (7,1%).
La raccolta delle AWP nel 2017 “è stata pari a 25,4 miliardi di euro. Nel 2018, i dati in possesso dell’Agenzia, proiettati al 31 dicembre, registrano una contrazione della
raccolta, che si stima sarà pari a 24,1 miliardi di euro.  L’incremento del PREU nella misura dello 0,50% delle somme giocate darà un maggior gettito  stimato pari a 120,1 milioni di euro, a raccolta invariata”.
Nel caso delle Vlt invece “la raccolta relativa al 2017 è stata pari a 23,5 miliardi di euro.
Nel 2018, i dati in possesso dell’Agenzia, proiettati al 31 dicembre, consentono di stimare una raccolta pari a 24,3 miliardi di euro”. In questo caso, tuttavia i concessionari avranno la possibilità di scaricare il peso del prelievo sui giocatori, in sostanza abbasseranno la percentuale delle vincite, visto che al momento la percentuale è superiore alla soglia minima (l’85% delle giocate) fissata dalla legge. E questo, ammette il Governo, “potrebbe comportare una riduzione della domanda”. Già nel decreto Dignità si stimava “una riduzione di raccolta del 3% con riferimento all’anno 2018”. Di conseguenza, “considerando, pertanto, una raccolta 2018 pari a 24,3 miliardi di euro e tenendo conto che la riduzione del payout non interverrà prima del mese di aprile 2019, può stimarsi una raccolta 2019 pari a 23,8 miliardi di euro. Per gli anni successivi al 2019, per i quali l’effetto di decremento dovuto alla riduzione del payout si verificherà per l’intero anno, si stima una raccolta di 23,6 miliardi di euro”. Di conseguenza il gettito, che nel primo anno sarà “pari a  119 milioni di euro per il 2019 e di 117,5 milioni di euro per gli anni successivi”. Ma “a condizioni di gioco invariate” precisa infine il Governo. rg/AGIMEG