Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la riformulazione dell’emendamento Parisi, che prevede che il distanziometro a 500 metri si applichi sia alle “nuove concessioni degli apparecchi da gioco” sia “ai titolari delle sale da gioco esistenti”. Gli esercizi pubblici come bar e tabacchi dovranno rimuovere le slot entro 18 mesi, anche se i Comuni possono prorogare questo termine fino a quattro anni, come previsto da un emendamento del M5S approvato in Consiglio. Le sale dovranno invece adeguarsi – o chiudendo o trasferendosi – entro i 4 anni “successivi all’entrata in vigore della legge” o “entro i 5 anni nel caso di autorizzazione decorsa dal 1 gennaio 2014”. Nel corso della discussione, la consigliera Valentina Corrado (M5S) ha espresso la propria contrarietà alla riformulazione, spiegato che “l’attuale legge è in vigore da 7 anni”. Stefano Parisi (Lazio 2018) ha invece sottolineato che “quello che discutiamo oggi è lo stato di diritto, non possiamo scaricare l’inadempienza dello Stato che non indice le gare sull’operatore privato. La formulazione trovata è di mediazione, ma stiamo introducendo un’incertezza, che si ripercuote sull’operatore privato”.
I Comuni, inoltre, potranno individuare ulteriori limitazioni anche per “esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica”, secondo quanto previsto dall’emendamento presentato dalla consigliera Valentina Corrado del M5S e approvato dall’Aula anche se, come proposto dal consigliere Daniele Leodori (PD), questa limitazione non riguarderà “le scommesse relative alle corse dei cavalli nelle giornate in cui si svolge il programma di corsa all’ippodromo”. E’ stata infine approvata la proposta di Chiara Colosimo (FdI) che prevede la sostituzione del marchio “Slot Free” con il più comprensibile marchio “No Slot”. rg/AGIMEG