Lavoratrice sala bingo in sciopero della fame: “Vergognoso il discorso di ieri del Premier Conte per il quale non esistiamo. Ma non molliamo e combatteremo fino alla fine”

“Le prime 24 ore di protesta davanti al palazzo della Regione Lombardia sono andate abbastanza bene. Le uniche problematiche si sono presentate ad ogni cambio della guardia in cui ci chiedevano i documenti a me e alla mia collega che si è unita alla protesta poiché non erano informati della situazione, ma per il resto è andato tutto bene.” Sono le parole della lavoratrice di una sala bingo, Antonella Di Fiore, che da ieri (3 giugno) ha cominciato lo sciopero della fame davanti alla sede della Regione Lombardia. “Ho sentito molto la vicinanza del settore del gioco. Sono già arrivati una decina di ragazzi da Bergamo e sono previsti arrivi anche da Genova. Inoltre verranno i miei colleghi della sala bingo ‘Zara’ e la mia amica ha provveduto ad allertare tutti i lavoratori dei bingo di Milano. Non so ancora quante persone ci saranno, ma confido che ci sarà una buona partecipazione al flash-mob. Ieri sera sono riuscita a vedere tutto il discorso del Premier Giuseppe Conte e sono rimasta senza parole. I temi trattati sono fuori luogo. Non si può parlare della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina mentre ci sono migliaia di persone a cui non è arrivato un euro dalla cassa integrazione in deroga e numerose attività che rischiano il fallimento. Sono rammaricata e l’unica parola che mi viene da dire è: vergogna. Nonostante questo la mia volontà di continuare la protesta non è cambiata. Sono decisa a portarla avanti fino alla fine. Spero che il 15 giugno sia la data della nostra riapertura, giorno in cui scade anche la cassa integrazione. Quindi come minimo sarò qui, davanti al palazzo della regione, per altri 11 giorni.” ac/AGIMEG