Una richiesta ufficiale per incontrare i vertici politici della Regione Piemonte e il coinvolgimento del sindacato nelle altre regioni d’Italia. Questi i risultati più significativi dell’incontro avuto oggi alla Cgil di Torino con una rappresentanza di lavoratori del settore del gioco legale, da tempo in stato di agitazione per la perdita di migliaia di posti di lavoro causati dalla legge regionale che ha stabilito il distanziometro con effetto retroattivo. L’effetto di questa norma è l’eliminazione di quasi tutte le attività di gioco e, secondo i lavoratori, la perdita di posti di lavoro o addirittura la chiusura di attività commerciali.
Si è trattato del primo incontro ufficiale avuto dai lavoratori piemontesi, riunitisi in comitato spontaneo nei mesi scorsi, con una sigla sindacale. Presente all’incontro il responsabile della Filcams Cgil nazionale, Luca De Zolt, e il responsabile dello stesso settore per il Piemonte, Giuseppe De Masi.
“Abbiamo trovato degli interlocutori che conoscevano la nostra problematica” hanno detto alcuni lavoratori al termine dell’incontro “a differenza di tanti politici che spesso non sanno di cosa si parla. E hanno convenuto con noi che il problema del Piemonte si riproporrà presto anche nel resto d’Italia, visto anche il clima che sta portando a interventi normativi molto punitivi che vanno dai vari regolamenti comunali fino al decreto del ministro del Lavoro che è stato appena approvato alla Camera”.
I sindacalisti hanno assicurato il loro interessamento e hanno organizzato con i lavoratori un gruppo di lavoro per raccogliere una documentazione il più possibile puntuale e dettagliata sui posti di lavoro già persi e quelli a rischio effettivo. gpm/AGIMEG