“Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, consapevole della forte preoccupazione espressa dai rappresentanti di categoria sul protrarsi della sospensione dell’attivita` ippica agonistica per effetto delle misure adottate dal Governo per contenere l’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha proceduto, per tempo e con tempestivita`, a ribadire le specificita` proprie della filiera nel corso dei lavori di redazione dei provvedimenti adottati dal Governo con il progredire e il divenire del fenomeno epidemiologico. Il rischio di ulteriori danni economici che un ritardo nella ripresa delle corse produrrebbe per il mondo allevatoriale e la filiera ippica nazionale, che contano in Italia oltre trentamila operatori con oltre ottomila cavalli da corsa in piena attivita` agonistica, ha indotto questo Ministero, fin dalla prima settimana del periodo di sospensione delle diverse attivita` sociali ed economiche, ad emanare puntuali circolari che hanno evidenziato il carattere di attivita` economica e la necessita` di salvaguardare, al contempo, il benessere degli animali costretti anch’essi a subire gli effetti delle misure restrittive imposte. L’impegno a salvaguardare il carattere di filiera produttiva e` stato costante in tutte le sedi di confronto e di decisione politica anche dopo l’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 che – non contenendo un espresso riferimento alla filiera ippica – ha indotto la ministra Bellanova a profondere il massimo impegno per far comprendere le necessita` degli operatori di filiera”. Così il sottosegretario alle Politiche Agricole L’Abbate ha risposto all’interrogazione presentata dai senatori Centinaio, Marzia Casolati, Bergesio, Vallardi e Rosellina Sbrana (L-SP-PSd’Az), sulla ripresa a porte chiuse dell’attivita` ippica. “Con tempestivita` e in collaborazione con le parti sociali interessate il Ministero ha predisposto le linee guida, che definiscono le misure organizzative necessarie a garantire lo svolgimento delle gare nella totale sicurezza degli operatori ippici coinvolti e le massime condizioni di tutela e prevenzione dal contagio, e sono state inviate al Comitato tecnico scientifico per le eventuali osservazioni, puntualmente pervenute ed integral mente recepite, unitamente alle nuove indicazioni operative contenute nei nuovi provvedimenti normativi. Il lavoro di squadra con i colleghi di Governo ha consentito di esplicitare cio` che era nelle pieghe degli atti di indirizzo, ovvero che la ripresa delle attivita` di organizzazione delle corse ippiche non era una forzatura, bensı` la naturale risposta ad una filiera economica e ad un sistema produttivo che denota caratteristiche di sicurezza intrinseche. In data 22 maggio 2020, con la circolare n. 26507/2020, a firma congiunta da parte del Dipartimento delle politiche competitive del MIPAAF e della Direzione generale della sanita` animale e farmaci veterinari del Ministero della salute, e` stata ufficializzata la data dalla quale le societa` di corse possono organizzare e svolgere le corse ippiche. L’attivita` ippica delle corse, quindi, e` ripresa a far data dal 25 maggio 2020, a porte chiuse, in modo da consentire un parziale recupero dell’attivita` non svolta ma, soprattutto, per non subire la concorrenza degli altri Paesi a vocazione ippica che proprio in questi giorni stanno progressivamente – anche loro con palesi difficolta` – avviando la ripresa delle
attivita`. Il tutto avverra` progressivamente grazie all’adozione di specifici protocolli operativi che saranno adottati, in ossequio alle linee guida succitate, dalle societa` di corse riconosciute che gestiscono gli ippodromi in Italia. Cio` al fine di consentire loro di mettere tempestivamente in sicurezza gli impianti, garantendo doverosamente la sicurezza sanitaria a quanti opereranno nelle strutture e negli impianti dedicati. Le linee guida, infatti, prevedono che ogni societa` di corse per ogni ippodromo, in raccordo con l’autorita` sanitaria locale, realizzi un proprio piano di sicurezza che tenga conto delle particolarita` di ogni struttura, nel rispetto dei protocolli indicati nelle linee guida”, ha aggiunto. Il senatore Bergesio (L-SP-PSd’Az) si è dichiarato soddisfatto per la risposta tecnica, ha manifestato invece insoddisfazione per quanto concerne il complesso delle risposte fornite dal Governo sotto l’aspetto economico. Ha ricordato infatti che esistono ancora molteplici problemi nel settore ippico che richiedono un intervento dell’Esecutivo, considerata l’importanza di una filiera produttiva sia sotto l’aspetto degli operatori coinvolti sia considerando il numero dei cavalli da corsa in attivita`. Ha chiesto pertanto un impegno concreto, soprattutto per quanto riguarda la necessita` di risorse da mettere a disposizione in tempi rapidi. cdn/AGIMEG