“Una prima importante marcia indietro rispetto alla tanto strombazzata rivoluzione in salsa britannica del palinsesto giunge con l’espresso divieto di trasformare in oggetto di scommessa qualsivoglia vicenda su cui penda il giudizio della magistratura italiana. Alias: non si potrà scommettere sull’esito dei procedimenti aperti nelle aule giudiziarie italiane”. La Scommessa Sportiva, nel numero in edicola domani, analizza il decreto sul palinsesto liberalizzato, pubblicato nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Passa così al setaccio le previsioni che potrebbero limitare le novelty bets all’italiana, e sul divieto di aprire le giocate sui processi, commenta: ” Che sia un aspetto di opportunità (o di buon gusto), nessuno può negarlo, ma certo toglierà gran parte dell’appeal alle cosiddette “novelty bets”, fino a oggi confinate alle sfide nei reality show o all’esito delle elezioni in altri paesi (leggasi presidenziali negli Stati Uniti)”. E definisce come “un altro enigma da risolvere” il termine dei 30 giorni cui l’Amministrazione dispone per autorizzare una novelty bet: “: prevedere cosa potrebbe completare il palinsesto in modo commercialmente efficace, tenendo conto dei tempi dell’ADM, potrebbe rappresentare una corsa a ostacoli”. lp/AGIMEG