La Pietra (Masaf): “Con Decreto Sovvenzioni entriamo nella fase attuativa del percorso di riforma dell’ippica”

“Con la pubblicazione dei decreti sui criteri per la distribuzione delle sovvenzioni e dei contributi per investimenti per le società di corse entriamo nella fase attuativa del percorso di riforma dell’ippica, alla quale stiamo lavorando fin dal nostro primo momento di operatività al Masaf. Un decreto che vede mutare le risorse ai vari ippodromi, tenendo conto di una maggiore equità in base alla struttura e al numero di corse evidenziato da una media giornaliera per giornate più uniforme”. E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra.

“Ci eravamo dati l’obiettivo di ottimizzare le risorse e dare più impulso agli investimenti e abbiamo quindi destinato circa il 15% del totale disponibile per la sovvenzione degli ippodromi, all’investimento strutturale, con una copertura contributiva pari fino ad un massimo dell’80% della spesa effettuata dalle società di corse, alle quali spetterà l’onere del restante 20% di investimenti. Da segnalare, inoltre, che, per tutti gli impianti di proprietà pubblica dati in concessione, qualora le società di corse non volessero o non potessero accedere al contributo per investimento, è data facoltà ai comuni di subentrare e realizzare gli investimenti al posto delle società di corse, diventando i beneficiari dei finanziamenti”, ha concluso.

In particolare sono stati pubblicati dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il Decreto di ripartizione delle sovvenzioni alle società di corse per l’anno 2025 e il Decreto di ripartizione per l’erogazione alle società di corse del contributo in conto capitale di cui al capitolo di bilancio 7763 p.g.1. per l’anno 2025.

“La ripartizione delle risorse occorrenti per la liquidazione della sovvenzione avviene per una somma pari a euro 23.631.807,56 sull’esercizio 2025 e per una somma pari a euro 13.641.442,44 sull’esercizio 2026”, si legge nel decreto, firmato dal direttore generale della Direzione ippica, Remo Chiodi.

“Alle società di corse è riconosciuta una sovvenzione “per la gestione e il miglioramento degli impianti, l’organizzazione delle corse e la remunerazione delle riprese televisive”, ai sensi dell’art. 12, comma 2, lett. d), D.P.R. 8 aprile 1998, n. 169, sulla base dei criteri contenuti nel decreto Sottosegretario al Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste n.136224 del 25 marzo 2025. 2. La sovvenzione “per la gestione e il miglioramento degli impianti, l’organizzazione delle corse e la remunerazione delle riprese televisive” è determinata come sommatoria dei seguenti importi: a. un importo determinato dal costo delle giornate di corse, organizzate ed effettivamente svolte in un anno in base al calendario nazionale delle corse ippiche stabilito annualmente con decreto del Direttore della competente Direzione generale del Ministero; il costo della singola corsa è individuato tenendo conto dei fattori produttivi essenziali per l’organizzazione di una giornata di corse e dei relativi costi standard calcolati su base media nazionale, come specificato nell’Allegato “C” del D.M. n.136224/2025; b. un importo derivante dalla somma che residua all’esito dell’assegnazione di cui alla precedente lettera a., tenuto conto delle risorse disponibili, secondo i criteri stabiliti nell’allegato “D” del D.M. n.136224/2025”, aggiunge il testo.

QUI il testo integrale.Ippica ippodromo scommesse

Il secondo decreto “disciplina i criteri di accesso e ripartizione, tra le società di corse titolari o gestori di Ippodromi riconosciute dal Ministero, delle risorse disponibili sul capitolo di spesa 7763 pg.1 e le relative modalità di attuazione per il perseguimento di uno più dei seguenti obiettivi: a) miglioramento e ammodernamento degli impianti tecnologici degli ippodromi gestiti dalle società di corse riconosciute, ai sensi dell’articolo 55 del regolamento (UE) n. 651/2014; b) realizzazione di investimenti riguardanti impianti e attrezzature degli ippodromi volti a garantire il corretto e regolare svolgimento dell’attività di corse nel rispetto delle misure di sicurezza dettate dalla normativa vigente, ai sensi dell’articolo 55 del regolamento (UE) n. 651/2014. Gli investimenti si intendono riferiti alle infrastrutture degli ippodromi e pertinenze che costituiscono parte integrante dell’impianto”.

“I soggetti beneficiari delle risorse previste dal presente decreto sono: a) Per gli ippodromi in attività di proprietà privata, le società di corse titolari di uno o più ippodromi riconosciuti con decreto direttoriale n. 673179 del 20/12/2024, modificato con decreti n. 53554 del 05 febbraio 2025, n.117933 del 13 marzo 2025, 172621 del 14 aprile 2025. b) Per gli ippodromi in attività di proprietà pubblica, le società di corse che hanno regolare concessione per la gestione dell’impianto, riconosciute con decreto direttoriale n. 673179 del 20/12/2024, modificato con decreti n. 53554 del 05 febbraio 2025, n.117933 del 13 marzo 2025, 172621 del 14 aprile 2025, e, in subordine, l’ente concedente proprietario dell’impianto, qualora le società di corse non fossero interessate a partecipare o non fossero autorizzate ad effettuare investimenti o manutenzioni straordinarie a favore dell’impianto in concessione; c) Per gli ippodromi in attività di proprietà e gestione pubblica, l’ente titolare dell’impianto riconosciuto con decreto n. 673179 del 20/12/2024”, aggiunge.

“Le società di corse devono possedere, all’atto di presentazione della domanda, i seguenti requisiti di ammissibilità: a) essere in attività al momento della presentazione della domanda e in regola con i versamenti relativi ai contributi previdenziali obbligatori previsti dalla normativa vigente; b) rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dei contratti collettivi di lavoro; c) non avere già beneficiato di altri aiuti pubblici a valere sulle medesime spese ammissibili sostenute e/o sul medesimo progetto presentato, nel rispetto della normativa comunitaria e statale; d) essere in regola con la normativa antimafia, e quindi la non sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto previste dall’articolo 67 del decreto legislativo n. 159/2011 o di un tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’articolo 84, comma 4, del medesimo decreto; e) non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente; f) avere soci, amministratori e direttori tecnici non condannati con sentenze passate in giudicato, o con decreti penali di condanna irrevocabili; g) le imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno; h) non essere una impresa in difficoltà ai sensi dell’art. 1, comma 4, lettera c), del regolamento (UE) n. 651/2014”, aggiunge.

“Per il perseguimento delle finalità del presente Avviso, è messa a disposizione una dotazione finanziaria complessiva pari a € 7.000.000,00 a far valere sul capitolo n. 7763 pg.1, “Somme da destinare all’ammodernamento e all’adeguamento degli ippodromi e alle loro infrastrutture per un riassetto delle attività di organizzazione delle corse” per l’esercizio finanziario 2025. Il contributo nella forma prevista dall’art. 55 comma 7 lettera a) del Reg. UE n. 651/2014, è concesso a titolo di conto capitale in una percentuale pari a 80% di costi ammissibili al lordo”, aggiunge. “Per la richiesta del contributo dovranno essere presentati progetti inerenti ai seguenti ambiti di intervento: a. realizzazione e/o ammodernamento di interventi idonei a garantire il regolare e corretto svolgimento delle corse in una condizione ottimale di sicurezza per gli operatori e per i cavalli; b. realizzazione e/o ammodernamento di interventi finalizzati alla migliore fruizione dell’evento ippico per il pubblico e per gli operatori secondo tecnologie e standard evoluti”.

QUI il testo integrale. cdn/AGIMEG