Italo Marcotti (Federbingo) ad Agimeg: “Il settore del gioco rischia di chiudere per sempre, ma anche la nostra è un’economia reale con persone e lavoratori come tutti gli altri”

“Siamo qui per essere vicini a chi ha avuto il coraggio di dire basta. Non vogliamo essere trattati come lavoratori di Serie C. Le nostre tasse crescono mese dopo mese, abbiamo costi che gravano sempre più sulle nostre aziende a causa del Covid ma noi non possiamo fare incasso. Il 15 giugno la cassa integrazione finirà e dovremo licenziare nostri collaboratori”. E’ quanto afferma ad Agimeg Italo Marcotti, presidente di Federbingo, che questa mattina era a Milano, davanti alla Regione Lombardia, per dare sostegno ad Antonella Di Fiore, lavoratrice di una sala bingo che ha iniziato lo sciopero della fame in segno di protesta contro la chiusura del settore del gioco. “Il 15 giugno per noi è una data fondamentale, potrebbe essere la fine di una storia lunga 20 anni, quando una concessione statale presidio dello Stato rischia di finire”, ha proseguito Marcotti. “Una morte voluta da chi afferma che il gioco non è un’economia reale (come sostiene il M5S ndr). Invece la nostra economia è reale, ci sono persone che hanno un nome e un cognome, con figli, lavorano in aziende legali e concessionari dello Stato. Mai avrei pensato che si sarebbe arrivati a fare uno sciopero della fame per tutelare il nostro lavoro. E’ una pagina triste per il nostro Paese, siamo cittadini come tutti gli altri, ma hanno riaperto tutti tranne noi. Mi chiedo quale logica abbia una tassa dello 0,5% sul betting con le sale scommesse chiuse, o che logica abbiano i bandi di gara quando si è deciso di chiudere il settore. Noi abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo, siamo in condizione di svolgere la nostra attività nella massima sicurezza. Il danno dalla chiusura forzata e prolungata delle sale giochi non è solamente per noi, ma anche per le casse erariali. Chi non patisce danni è la mafia: oggi chiudere il gioco legale vuol dire favorire l’illegalità”, conclude Marcotti. cr/AGIMEG