“Il nostro obiettivo è far riaprire tutte le sale gioco d’Italia, anche nel Lazio e a Trento”. E’ la mission di ‘Italia Coraggio’, il movimento politico di centro-destra che, come affermato dal suo presidente, Massimo Mennella, “si batte a favore dei lavoratori del comparto del gioco pubblico e che ha favorito la riapertura di sale giochi, slot, scommesse e bingo sul territorio nazionale, affinché i diritti dei lavoratori del settore non siano calpestati”. “Ci lascia senza parole la decisione del presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, di tenere le sale chiuse ancora fino al 1 luglio. Non ha voluto assumersi la responsabilità di riaprire, nonostante nella regione non vi sia un’ emergenza sanitaria più grave rispetto a quella di altre regioni, come ad esempio la Lombardia, che è stata colpita molto più duramente del Lazio dal coronavirus, ma che ha già riaperto al gioco”. “La nostra azione come movimento politico è stato sempre dalla parte del settore del gioco, sin da inizio della pandemia, nonostante l’atteggiamento del M5S che ha sempre remato contro, e solamente dopo la pressione fatta da partiti e movimenti di centrodestra si è riusciti a sbloccare la situazione”. Quello che chiede il Presidente di ‘Italia Coraggio’ è “una normativa nazionale che tuteli i lavoratori del settore del gioco legale, molti dei quali in questa emergenza non hanno ricevuto neanche la cassa integrazione. Ci batteremo affinché questa categoria venga tutelato a livello nazionale da un sindacato unitario dei lavoratori del comparto. In Italia ci sono oltre 120 mila lavoratori del settore del gioco legale che hanno visto calpestati i propri diritti”. “Se si elimina il gioco legale – prosegue Mennella – si va a favorire il gioco illegale, quelle zone d’ombra che privano lo Stato di gettito erariale, pari al 10% del Pil del Paese. Noi non solo siamo favorevoli al gioco legale, ma chiediamo anche un ampliamento delle sale. Ad esempio è assurdo che in provincia di Foggia, in Puglia, non vi sia una sala bingo. Si tratta di un vuoto in questo settore che porterebbe invece notevoli guadagni e posti di lavoro, per questo motivo ci batteremo per l’apertura di una sala bingo a Foggia. Il bingo non è un gioco d’azzardo, ma di aggregazione, che attrae una vasta gamma di giocatori, dagli anziani alle famiglie. Tra l’altro nella sala bingo si potrebbe impiegare chi attualmente recepisce il reddito di cittadinanza. Chiederò espressamente al Governatore della Puglia, Michele Emiliano, di attivarsi in questa direzione”, conclude. lp/AGIMEG