Arriva al Senato la Relazione della Corte dei Conti al parlamento sulla gestione finanziaria degli Enti sottoposti a controllo in applicazione della legge 21 marzo 1958, n. 259 – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.P.A. (IPZS S.P.A.) (Esercizio 2022).
“Il fatturato del settore “Stampa di sicurezza” ha registrato un aumento di oltre il 7 per cento con un contributo di 112,5 mln sul fatturato complessivo, di cui 59,6 mln sono riferibili alle consegne di bollini farmaceutici. In crescita il fatturato dei contrassegni tabacchi con 15,2 mln e costante anche l’incremento della produzione dei contrassegni vini, che ha generato un fatturato di 18,3 mln, e del gioco lotto, con 7,9 mln. In controtendenza il fatturato dei contrassegni alcolici (8,5 milioni), dei ricettari medici, di marche da bollo e cambiali (3,0 milioni)”, sottolinea il documento.
“La produzione dei contrassegni di Stato per tabacchi, lavorati e tasselli per liquidi da inalazione (PLI) si è attestato nel 2022 a circa 15 milioni di euro di fatturato annuo. La legge 25 febbraio 2022, n. 15, ha previsto che, dal primo gennaio 2023, la circolazione dei prodotti contenenti nicotina e preparati allo scopo di consentire, senza combustione e senza inalazione, l’assorbimento di tale sostanza da parte dell’organismo, anche mediante involucri funzionali al loro consumo, (cd. Nicotin Pouches) sia legittimata mediante apposizione, sulle singole confezioni, di appositi contrassegni. Con determinazione del Direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli n. 510819/RU dell’11 novembre 2022 sono state individuate le caratteristiche tecniche dei contrassegni. È stata realizzata, quindi, l’estensione del contrassegno di Stato ai prodotti, con nicotina senza combustione e inalazione, in tre formati identici a quelli previsti per i tabacchi lavorati e ai prodotti liquidi da inalazione, con medesimi elementi di sicurezza visibili e invisibili e con una nuova colorazione. Da dicembre 2022 sono cominciate anche le prime consegne di questo prodotto. In Italia il consumo di sigarette contraffatte si colloca al 3,4% del totale, circa 4,4 punti percentuali al di sotto della media europea. In tale contesto, il Poligrafico contribuisce significativamente al contrasto dell’illecito in un settore particolarmente delicato per la salute dei cittadini, producendo nel 2022 oltre 5,3 miliardi di tasselli tabacchi. A fronte di questa richiesta e in particolare della richiesta di 2,3 miliardi di tasselli pretagliati, si è resa necessaria l’adozione della turnazione a “ciclo continuo” di produzione. Per il gioco lotto, la produzione complessiva (circa 359 mila pezzi), è stata realizzata in misura paritaria tra i siti di Roma OCV e Foggia”, aggiunge.
Il capitale di esercizio è negativo per 238 milioni di euro. Tra gli elementi dell’attivo e del passivo patrimoniale che hanno contribuito a tale risultato ci sono “le rimanenze (69,8 milioni di euro): sono risultate in aumento le giacenze di materie prime per oro a titolo 1000 millesimi, cellulosa da latifoglie FSC e foil olografico, compensate dalla diminuzione dei semilavorati per gli scontrini del Gioco Lotto, di monete a Corso Legale e Tondelli Monete ordinarie. I prodotti finiti risultano in linea rispetto all’anno precedente e comprendono circa 176 mila euro di beni in disuso destinati alla rivendita”.
Per quanto riguarda la Zecca, “il valore delle rimanenze ammonta, alla fine dell’esercizio, a 69,8 milioni di euro (67,2 milioni di euro al 31.12.2021). Sulla base di quanto previsto dalla risoluzione ministeriale dell’11 agosto 1977, n. 9/995, il valore delle pubblicazioni editoriali viene annualmente rettificato con un fondo di svalutazione, che al 31 dicembre 2022 risulta pari 16,5 milioni di euro. Inoltre, sono presenti degli ulteriori fondi, che tengono conto, in via prudenziale, della limitata possibilità di utilizzo delle materie e di realizzazione dei prodotti con il criterio del lento rigiro. Il valore delle rimanenze è quindi al netto di rettifiche di valore, effettuate per tener conto del livello di obsolescenza e per far fronte alle incertezze sull’utilizzo delle stesse anche in base alla loro movimentazione. Al 31 dicembre il magazzino è composto” anche da “prodotti in corso di lavorazione e semilavorati ammontano a 30,3 milioni di euro (31,8 milioni di euro al 31.12.2021), con una svalutazione di 5,8 milioni di euro e comprendono i semilavorati di produzione. La variazione rispetto all’esercizio precedente è da ricondurre alla commessa del gioco lotto, monetazione ordinaria e tondelli”, prosegue.
“I crediti verso clienti ammontano complessivamente a 36,3 milioni di euro (34,4 milioni di euro al 31.12.2021) e si riferiscono a rapporti di natura commerciale con i clienti a fronte della cessione di beni e prestazioni di servizi. In particolare: (…) verso clienti privati ammontano a 29,6 milioni di euro (contro i 26,0 milioni di euro dell’esercizio precedente). La somma è composta principalmente dai crediti verso imprese farmaceutiche (8,1 milioni di euro) per la fornitura di bollini; verso aziende agro-alimentari per la fornitura di contrassegni – prodotti alimentari e vini DOC e DOCG (10,3 milioni di euro); verso IGT – ex Lotto Italia (4,1 milioni di euro) per la fornitura degli scontrini del gioco Lotto; verso i concessionari (circa 2,2 milioni di euro) nell’ambito del rapporto contrattuale per la raccolta delle inserzioni sulla Gazzetta Ufficiale; verso la Banca d’Irlanda per la fornitura di monete (0,7 milioni di euro); infine verso lo Stato Vaticano e San Marino (0,5 milioni di euro) nell’ambito della fornitura di monetazione e medaglistica anno 2022”, prosegue.
“I ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 499,2 milioni di euro (418,8 milioni di euro al 31.12.2021), registrando un incremento di circa 80,4 milioni di euro, a testimonianza della ripresa rispetto alla situazione di emergenza sanitaria che ha colpito il Paese da marzo 2020. Il Poligrafico è riuscito a raggiungere nuovamente i livelli produttivi precedenti la crisi pandemica per le principali linee di prodotto, adeguandosi alle esigenze della committenza e garantendo, altresì, i livelli di servizio richiesti, nonostante la ridotta disponibilità di materie prime e il conseguente aumento dei costi”. Il fatturato, diviso per tipologia di prodotto, è così composto anche da “Stampa di sicurezza: 112,5 milioni di euro (105,1 milioni di euro al 31.12.2021). Il fatturato trainante risulta ancora quello dei bollini farmaceutici, pari a 59,6 milioni di euro, in aumento rispetto all’esercizio precedente. In crescita il fatturato dei contrassegni vini (18,3 milioni di euro), dei tasselli tabacchi (15,2 milioni di euro) e del gioco lotto (7,9 milioni di euro). In riduzione il fatturato dei contrassegni alcolici (8,5 milioni di euro), dei ricettari medici, marche da bollo e cambiali (3,0 milioni di euro)”.
“La Società continua a beneficiare delle agevolazioni fiscali introdotte per gli investimenti in beni strumentali nuovi, cd “Superammortamento” e in beni funzionali alla trasformazione tecnologica/digitale secondo il modello “Industria 4.0” cd “Iperammortamento”: agevolazioni che consentono di godere di un ammortamento maggiorato ai fini fiscali. Prosegue, pertanto, l’iperammortamento sugli investimenti effettuati nel 2018 e nel 2019, per i quali è stato rilasciato l’attestato di conformità al Piano Industria 4.0 da parte della società di certificazione. Si tratta, nello specifico, dei seguenti beni: • n. 3 impianti di imbustamento delle CIE, per un investimento complessivo di circa 1,2 milioni di euro; • Registro automatico per il Gioco Lotto, per un importo di 44 mila euro; • Impianto di produzione targhe di immatricolazione, sito presso lo stabilimento di Verrès (AO), per un importo complessivo di circa 5,1 milioni di euro, importo rettificato a seguito di nota credito emessa dal fornitore a seguito del riconoscimento di contestazioni; • Linea di confezionamento monete euro, per un valore complessivo dell’investimento di circa 915 mila euro, la cui interconnessione è stata verificata nel presente periodo d’imposta”, aggiunge.
Per quanto concerne il Poligrafo “il valore delle rimanenze ammonta, alla fine dell’esercizio, a 77,7 milioni di euro. Il valore delle rimanenze è al netto di rettifiche di valore che sono effettuate per tener conto del livello di obsolescenza e per far fronte alle incertezze sull’utilizzo delle stesse anche in base alla loro movimentazione”. Al 31 dicembre il magazzino è composto anche da “prodotti in corso di lavorazione e semilavorati, pari a 35,2 milioni di euro, comprendono i semilavorati di commesse in corso, quali tasselli gioco lotto, semilavorati di monete a corso legale (10 e 20 Eurocents) e tondelli per la monetazione ordinaria (10 Eurocents)”. cdn/AGIMEG