Istat, “Fase 1: le giornate in casa durante il lockdown”: la quota di chi ha giocato ai videogiochi è pari al 37,5% tra i giovani fino a 34 anni e scende al 3,9% tra la popolazione ultra 64enne

“L’obbligo di restare a casa ha stravolto la quotidianità dei cittadini e ha avuto un forte impatto sulla loro giornata e sul loro modo di passare il tempo. Il primo effetto è stato quello di ripiegare sulle attività possibili all’interno delle mura domestiche – senza rinunciare alla creatività – e di cogliere questa occasione per fare sperimentazioni e dedicarsi a quanto rimandato da tempo”- E’ quanto sottolineato nell’indagine Istat “Fase 1: le giornate in casa durante il lockdown”. “Un terzo dei cittadini si è svegliato più tardi rispetto a prima del lockdown e un quinto ha dormito di più. Ad approfittarne sono stati gli uomini più delle donne. Tra le attività di lavoro familiare la preparazione dei pasti ha coinvolto il 63,6% dei cittadini (l’82,9% delle donne, il 42,9% degli uomini). La cura dei figli è l’attività che più frequentemente delle altre ha fatto registrare un incremento del tempo dedicato abitualmente, in particolare per il 67,2% di coloro che l’hanno svolta, mentre per il restante 29,5% non ci sono state variazioni”, aggiunge. Inoltre, “Il 45% della popolazione di 18 anni e più ha fatto giochi di società o altri tipi di gioco durante le giornate
delle Fase 1 dell’emergenza sanitaria. I giochi di carte e i videogiochi sono risultati i preferiti. Si osservano differenze di genere con valori più elevati tra gli uomini solo per quanto riguarda i videogiochi (25,9% contro 13,5%) e i giochi con amici su Internet (18,7% contro 11,8%), ma non per gli altri tipi. I giochi che prevedono scommesse su Internet hanno riguardato il 3,8% delle persone, la maggior parte delle quali ha giocato con una frequenza meno che settimanale; tuttavia, circa 560 mila individui (pari all’1,1% della popolazione) ha scommesso con una frequenza giornaliera o almeno settimanale. Tendenzialmente sul territorio hanno dichiarato di avere occupato il tempo con uno o più tipi di gioco soprattutto i residenti nel Mezzogiorno (52,9%), meno quelli della Zona Rossa e delle altre regioni del Centro Nord (37,1%)”, continua. “Analizzando i profili dei giovani di 18-34 anni si osserva che le attività di svago con cui hanno trascorso maggiormente il tempo libero sono risultate la preparazione di pane, pizza e dolci (59,5%), le attività di manutenzione della casa, (37,8%), i videogiochi (37,5%), i giochi di carte e con amici su Internet (rispettivamente il 35,1% e il 31,9%) e il canto (33,6%). Emergono alcune differenze di genere: i ragazzi hanno messo al primo posto i videogiochi (51,7%), le ragazze la preparazione di pane, pizza e dolci (72,9%). Sebbene la quota di ragazzi che si sono dilettati nella preparazione di dolci e prodotti lievitati sia più contenuta (46,8%), questa attività occupa la seconda posizione nelle loro preferenze. Tendenzialmente, tutti i tipi di gioco sono stati tra i passatempi preferiti in questa fascia d’età. La quota di chi ha giocato ai videogiochi, ad esempio, è pari al 37,5% tra i giovani fino a 34 anni e scende al 3,9% tra la popolazione ultra 64enne. Stesse differenze per i giochi di società e i giochi via internet con gli amici. Tra le attività di svago a cui si sono dedicati maggiormente gli adulti di 35-64 anni si trovano la preparazione di pizza, pane, dolci (54,6%), i lavori di manutenzione casa (47,2%), il giardinaggio (32,8%), i giochi con le carte (25,9%) e il canto (24,8%). Si registrano peculiarità legate al genere: tra le donne, infatti, è risultata più diffusa la preparazione di pane, pizza e dolci (69,4% contro 39,3%) e il canto (28,3% contro 21,1%); tra gli uomini, invece, le attività di manutenzione della casa (55,5% contro 39,1%) e l’abitudine a giocare ai videogiochi (24,8% contro 15,7%). Tra le persone di 65 anni e più si è registrato un interesse oltre che verso la preparazione di pane, pizza e dolci (44,9%), anche per il giardinaggio (36,7%), le attività di manutenzione della casa (31,9%), il cucito/ricamo/maglia (27,3) e i giochi di carte (26,1%). Anche nel caso degli anziani si osservano differenze di genere: come per le ragazze anche tra le donne di 65 anni e più al primo posto della graduatoria delle attività si colloca la preparazione di prodotti di panificazione e di dolci (60,9%); al secondo posto il cucito/ricamo/maglia (45%) che ha riguardato, invece, solo il 4,5%degli uomini in questa fascia d’età. Tra gli uomini, ai primi posti vi sono le attività di manutenzione casa (40,4%) e il giardinaggio (36,8%). La preparazione di prodotti lievitati, seppur non coinvolgendo la quota maggioritaria degli uomini in questa fascia di età, ha comunque riguardato quasi il 25%. È questa, dunque, l’attività del tempo libero che più ha interessato trasversalmente il Paese”, conclude. cdn/AGIMEG