Istat: sale gioco, scommesse e lotterie settori con importante grado di rilevanza economica e valore aggiunto all’interno del sistema produttivo italiano

“Le attività formalmente sospese riguardano 2,1 milioni di imprese (poco meno del 48 per cento del totale), che impiegano 7,1 milioni di addetti (di cui 4,8 milioni dipendenti)”. E’ quanto rende noto l’Istat aggiornando i dati sugli effetti economici del lockdown in Italia. Nelle ultime settimane, la gestione dell’emergenza sanitaria legata all’epidemia di Covid-19 ha portato a provvedimenti governativi che hanno comportato la progressiva chiusura, e una parziale riapertura negli ultimi giorni, di alcune attività produttive. L’Istat ha approfondito ad un livello estremamente dettagliato (787 settori di attività economica secondo la classificazione Ateco a 5 cifre), il posizionamento e il contributo dei settori all’interno del sistema produttivo italiano, tra cui anche quello di giochi e scommesse, tenendo in considerazione il loro status in termini di prosecuzione o sospensione delle attività, così come definito nei provvedimenti normativi succedutisi fino al 14 aprile 2020.
Relativamente alle attività riguardanti lotterie, scommesse e case da gioco, si evidenzia come ad oggi le imprese operanti nel settore siano 10.785, con 45.802 addetti, di cui 33.073 dipendenti e 12.729 indipendenti. Il 44% degli occupati del settore è al Nord (26,7% nel Nord-Ovest e il 17,3% nel Nord-Est), il 23,5% al Centro, il 24,4% al Sud e il restante 8,2% nelle Isole. ‘Alta’ la percentuale di concentrazione regionale del fatturato, con una concentrazione ‘moderata’ regionale del valore aggiunto. Secondo l’analisi Istat, il settore ha un grado di attivazione dell’occupazione ‘alto’, mentre il grado di rilevanza sistemica media delle imprese del settore è ‘medio-basso’. Nella tabella Istat vengono riportati anche i dati di fatturato, produzione e costi. Stessi valori sono riportati anche per le sale giochi e biliardi.

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cr/AGIMEG