Le aziende dell’ippica italiana sostengono il percorso di riforma intrapreso tra Mipaaf e Mef per il raggiungimento dell’affidamento ad un soggetto privato, sotto il controllo dei ministeri competenti, delle attività tecnico-economiche del settore ippico. Lo conferma a Agimeg il presidente degli imprenditori ippici, Enrico Tuci, spiegando che le associazioni “sono molto preoccupate per l’allungamento dei tempi e per i 7 mesi che si sono perduti da quando il decreto (di riforma dei giochi e del settore ippico contenuto nella delega fiscale, ndr) è rimasto fermo a palazzo Chigi, ma sono fiduciose che questo Paese, in un momento di profondo rinnovamento, permetterà l’affermarsi della libera impresa anche nel nostro settore e prosegua in tempi rapidi il percorso intrapreso sulla strada da noi indicata. Noi sosterremo questo percorso affinché si realizzi nel miglior modo possibile, senza indugi, senza compromessi e che si tenga conto di intervenire a favore di un’emergenza che riguarda anche il nostro settore e che potrebbe essere il più grosso ostacolo al rilancio: la legalità”. Secondo Tuci, quel testo resta “la miglior sintesi di quanto sia possibile esprimere per ridare l’autonomia necessaria al settore per ripartire e raggiungere il proprio sostentamento economico ed è idoneo a percorrere l’iter che in questi giorni il governo, colpevolmente in ritardo, sta nuovamente definendo, riprendendo i paletti definiti nella delega fiscale e riproponendoli nel collegato agricolo. Si conferma quindi la volontà del governo, ed in particolare del Mipaaf e del Mef, di affidare alle aziende del settore l’unica chance rimasta per una ripartenza che ancora oggi è possibile se ben progettata”. dar/AGIMEG