“Quali siano, ad oggi, i requisiti alla base delle convenzioni di natura economica che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali stabilisce con le società che gestiscono gli ippodromi italiani, in particolare per la parte relativa alla gestione delle corse, considerato che agli interroganti appare sussistere una regolamentazione poco chiara?” Vengono “effettuati dei controlli che verifichino l’effettivo rispetto dei requisiti suddetti” e in che maniera? Sono i quesiti che pongono al Ministro dell’Agricoltura i deputati M5S Chiara Gagnarli e Giuseppe L’Abbate in un’interrogazione presentata in Commissione. Nelle premesse, i deputati sottolineano che “è in discussione la stessa natura del rapporto tra Ministero agricolo e Ente ippico, al limite tra concessione di servizi e vero e proprio appalto”; e che a dicembre 2014 sulla quyestione si è espresso anche il Consiglio di Stato con un parere “imprimendo una accelerata per il possibile rinnovo delle convenzioni con gli Ippodromi, in proroga da lungo tempo, che si attuerà con decreto attuativo della Delega Fiscale”. I deputati grillini chiedono quindi “quali siano i motivi, nell’ambito della delega fiscale, del ritardo nell’emanazione del decreto attuativo che dovrebbe contenere il rinnovo delle convenzioni tra Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ed ippodromi, al fine di giungere alla urgente realizzazione della riforma dell’ippica”. Nel testo, inoltre, dedicano ampio spazio alla vicenda dell’ippodromo di Follonica: dopo aver denunciato che in diverse occasioni è stato impedito “l’accesso ai box da parte degli allevatori” e aver manifestato preoccupazione per “le condizioni di benessere degli equidi” chiedono se “l’ippodromo di Follonica risulti in regola con i requisiti alla base delle convenzioni economiche suddette”. lp/AGIMEG