“Il Ministro, per quanto di competenza, intende verificare: il numero di corsi, il numero di soggetti abilitati e il numero di soggetti nominati funzionari di gara dell’area galoppo e i commissari di gara dell’area trotto? Le ragioni per le quali alcuni funzionari di gara dell’area galoppo e i commissari di gara dell’area trotto, dopo aver seguito i suddetti corsi di formazione, superato un esame orale e una prova pratica previo svolgimento di un’attività di affiancamento presso gli ippodromi, ad oggi non siano mai stati nominati e messi in servizio come figure professionali impegnate nell’ippica? Eventuali motivi ostativi che hanno impedito di attingere ad alcune graduatorie stilate a seguito dei citati corsi di formazione organizzati per i funzionari di gara dell’area galoppo e per i commissari di gara dell’area trotto?”. Sono questi gli interrogativi rivolti dai deputati Lombardo, Parentela, Martinciglio e Del Sesto (M5S) hanno rivolto alla Camera al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. I deputati hanno sottolineato nelle premesse: “l’Unire (Unione nazionale incremento razze equine) era un ente, istituito con regio decreto 24 maggio 1932, n. 642, trasformato poi nel 2011 con legge in Assi (Agenzia per lo sviluppo del settore ippico) e a sua volta soppressa con legge n. 135 del 2012 e contestuale trasferimento delle funzioni al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; nel corso degli anni, l’Unire procedeva alla riorganizzazione dell’ente, ravvisando la necessità di uniformare le figure professionali degli « addetti al controllo e disciplina corse » per renderli utilizzabili sia nell’area tratto sia nell’area galoppo; a tal fine, l’ente organizzava corsi di aggiornamento per i funzionari di gara dell’area galoppo e per i commissari di gara dell’area trotto, volti a valorizzare le professionalità impegnate nell’ippica; l’obiettivo dei corsi era quello di integrare la conoscenza dei regolamenti, colmandone eventuali lacune, e approfondire le competenze per migliorare lo svolgimento delle attività in entrambe le aree, fornendo al contempo la necessaria preparazione per l’impiego nell’area non di propria competenza; a quanto consta all’interrogante, alcuni funzionari di gara, dopo aver superato i corsi di formazione e gli esami, non sarebbero stati immessi in servizio”. cdn/AGIMEG