“Tutto quello che è scommessa ippica in Italia produce risorse per il settore”. Lo sottolinea la Lega ippica, che a pochi giorni dall’inizio dell’esame della nuova legge di Bilancio alla Camera, ricorda che “l’imminente introduzione del “palinsesto complementare” non potrà comunque derogare dal principio base che le scommesse ippiche, di qualsiasi tipo, devono sempre contemplare un’aliquota destinata alla filiera” e che “non potrà esserci alcuna modifica al regolamento che assegna le risorse all’ippica dalle scommesse, mentre forse verranno inseriti provvedimenti di ordine finanziario quali ad esempio la determinazione dell’aliquota della tassa sul margine della quota fissa che è cosa buona e giusta. L’introduzione del palinsesto complementare, ad oggi non previsto, e qualsiasi modifica della proprietà del segnale televisivo, posta in carico oggi al Mipaaf, non possono essere messi in legge di stabilità in quanto argomenti di natura operativa e non finanziaria”. Il principio che le scommesse debbano destinare un’aliquota per l’ippica “è stato anche recentemente confermato a seguito del ricorso presentato al Tar, così come il diritto dell’aliquota da destinarsi all’ippica non era stato minimamente messo in discussione dalla stessa Avvocatura dello Stato considerandolo talmente ovvio da non ritenere nemmeno necessario ribadirlo in modo esplicito. Evidentemente il DPR n. 169 è un pilastro che noi dobbiamo difendere strenuamente se teniamo alla sopravvivenza del nostro settore. Qui ci giochiamo le sorti dei prossimi vent’anni e, ancora una volta, si evidenzia la gravissima mancanza di una struttura operativa che lavori tutti i giorni per il bene del settore e ne curi i suoi interessi vitali”. dar/AGIMEG