Ippica, L’Abbate (M5S): “Presentata risoluzione alla Camera per i tempi troppo lunghi della riforma dell’ippica”

“Nessuna notizia per la riforma dell’Ippica. Eppure i tempi sono stretti, si sta perdendo un patrimonio economico e culturale fondamentale per l’Italia. Il Governo si è preso la responsabilità di scavalcare il lavori della Commissione Agricoltura, ma con quali risultati?”. Queste le motivazioni che hanno spinto Giuseppe L’Abbate (M5S) a presentare una risoluzione alla Camera, per smuovere il Governo sul tema. Un intervento è previsto con la Delega Fiscale, il ministro del MIPAAF Maurizio Martina ha provveduto a sbloccare parte dei pagamenti dovuti alla filiera, mentre per il futuro il dirigente delegato Gualtiero Bittini sembra voler puntare sulle scommesse sportive e sul rilancio degli impianti. Ma per L’Abbate questa non è una risposta efficace.
“L’unica soluzione – ha detto ad Agimeg – è togliere l’ippica dall’assistenzialismo. Serve una riforma che rispetti alcuni paletti fissati dalla Commissione Agricoltura: governance equilibrata per ogni categoria e il divieto ai giochi virtuali all’interno degli ippodromi. E poi ancora. La nostra proposta si basa sull’aumento del payout, sull’idea di unificare il totalizzatore e di assegnare la gestione delle scommesse ad un solo concessionario, realmente interessato alla promozione del settore. E’ così che accade in Francia dove stanno emigrando i nostri migliori esponenti dell’ippica italiana”. Serve poi una riforma anche culturale. “Il problema dell’ippica – ha concluso – è che deve fare i conti con la brutta reputazione dovuta alle vicende di doping e alla mala gestione degli ippodromi. Bisogna quindi intervenire per capire cosa fare con i cavalli a fine carriera: a volte vanno al maccello, altre volte finiscono nelle mani della criminalità organizzata e di conseguenza nelle corse clandestine”. cz/AGIMEG