Il settore ippico italiano è in “gravissimo ritardo, in balia delle onde. Il governo non ha fatto nulla per tutelarlo”. Il deputato M5S Giuseppe L’Abbate traccia ad Agimeg un quadro dell’attuale situazione, partendo dalle conseguenze della mancata applicazione della riforma contenuta nella Delega fiscale: “c’erano in Parlamento diverse proposte di legge per riformare il settore ippico, poi con la Delega il governo ha scippato la discussione alla Camere senza poi peraltro applicarla. Il settore è nel baratro, senza una soluzione”. Per L’Abbate, “bisogna intervenire con una riforma delle scommesse e con la riforma della governance. Al momento non c’è nulla di tutto ciò”. Il deputato, che durante l’esame della legge di Stabilità, ha presentato diverse proposte emendative, sottolinea che “tutti i miei emendamenti alla Stabilità sono stati bocciati, anche se non avevano un costo. La situazione è gravissima: da sesta azienda del Paese, con 50mila operatori, l’ippica si sta riducendo a zero”. Parlando dei prossimi interventi per rilanciare il settore, L’Abbate annuncia che “farò pressioni su maggioranza e governo affinché con il collegato agricoltura alla Stabilità 2013, che ora torna all’esame del Parlamento, si possa fare qualcosa. Presenterò emendamenti per trovare una soluzione, spero li votino”. Quanto all’ultimo incontro tra associazioni di categoria e Mipaaf sul calendario delle corse, L’Abbate osserva che “il governo propone solo il taglio delle corse, che poi si traduce nel taglio del montepremi. Così il settore si deprime, si avvinghia su se stesso, non è quella la soluzione. Ricordiamo che l’ippica è stata scippata di più di 200 milioni (di risorse, ndr), il che oggi equivale alla morte del settore”. dar/AGIMEG