Ippica, imprenditori ippici: “Su giorno di riposo Mipaaf superficiale, si potevano comprare più corse estere”

Continuano le proteste degli imprenditori ippici italiani sulla sospensione del lunedì di corse. In una nota rilevano che “perdiamo ancora consistenti quote di mercato e rispetto al 2008 produciamo ricavi per meno di un quarto. Siamo sempre stati favorevoli al giorno di riposo ma quando si fa una scelta di questo tipo bisogna immediatamente pensare alle conseguenze e adottare gli opportuni correttivi cogliendo soprattutto le opportunità che si pongono davanti a noi. Invece, dimostrando per l’ennesima volta superficialità e incompetenza, il ministero non ha ragionato su cosa sarebbe successo a livello di raccolta ed ha completamente ignorato le grandi opportunità che questo cambiamento poteva (e potrebbe ancora) generare. Le corse italiane del lunedì si potevano sostituire comprando più corse estere con cui allungare lo spazio orario di offerta in Agenzia partendo dalle ultime ore della mattina fino alle ore serali, orari che le corse italiane non consentono di coprire. Il lunedì è un giorno di grande passaggio in Agenzia e si può prendere il cliente al volo in un momento in cui ha appena ‘riscosso’. Invece stiamo buttando al vento preziosi introiti semplicemente per rispondere, in maniera ingenua e superficiale, ad un richiesta, a nostro avviso condivisibile, di una parte del settore”. dar/AGIMEG