“Continua la inesorabile distruzione del settore da parte del Mipaaf”. Lo rilevano gli imprenditori ippici, sottolineando che “il calendario pubblicato fino alla fine dell’anno impedirà di distribuire al settore quelle risorse che ancora ci spettano e che il ministero tende sempre a destinare ad altre attività o a coprire vecchi debiti dovuti alle malefatte del passato di Unire e Assi. Il calendario è la solita minestrina allungata che si adegua alle necessità delle Società senza alcuna logica che valorizzi la qualità, lo spettacolo ed il gioco, nessuna. Si tratta di una distribuzione di risorse e basta, una distribuzione che sempre più avvantaggia la fascia medio bassa. Le scommesse calano, la giustizia latita, i pagamenti vanno a singhiozzo, i 10 milioni delle iscrizioni gran premi si sono persi nei meandri delle casse del Mipaaf, le scuderie chiudono e scappano all’estero, nell’ambiente dilaga l’illegalità e non c’é più traccia di valori etici e sportivi. Gravissimo il taglio al montepremi ordinario del galoppo, una mazzata completamente ingiustificata. Si era parlato di un aggiustamento di un paio di milioni ma qui siamo andati ben oltre, e questo significa che se al galoppo si taglia il 17% anche al trotto ci sarà un taglio consistente che verificheremo solo alla fine dell’anno sulla nostra pelle. Come sempre. E’ impossibile dialogare con questi dirigenti, si tratta di una gestione indifendibile e noi moriamo per la loro incapacità. Non è accettabile che le aziende del settore debbano interfacciarsi con il nulla assoluto, senza alcuna responsabilità e senza rapporti istituzionali regolati. Quindi un settore che distribuisce 180 milioni viene gestito come un circolo sportivo tra 4 amici. Vergognoso. E intanto il Ministero raggiunge l’obiettivo: Tagliare. L’unica cosa che sa fare. Qualcuno ha parlato di buon lavoro svolto dal Ministero, riteniamo di essere di fronte, come nella tradizione della vecchia ippica, a piccoli interessi di bottega portati avanti da chi (oltre a non avere nessun cavallo) non ha minimamente un’idea di Sistema e di meritocrazia e cerca di portare a casa qualcosa nell’immediato e vivacchiare alla giornata”. L’associazione conta che “arrivi presto il decreto con la riforma che farà nascere l’organismo privatistico che gestirà il settore, è inaccettabile quello che stiamo vedendo, prima la guerra alle società di corse, poi adesso al galoppo, non è mettendo contro le componenti del Settore che si rilancia, questa è una distruzione che non giova a nessuno. Sarà importante che questo nuovo organismo, come abbiamo sempre affermato, tagli completamente col passato, nessuna persona che abbia ricoperto incarichi nelle sciagurate gestioni Unire/Assi dovrà essere incluso, a cominciare dagli attuali dirigenti. Questa è una condizione dettata dal buon senso e dalla necessità di aprire un nuovo corso completamente diverso”. dar/AGIMEG