“Abbiamo avuto ieri conferma che la motivazione della riduzione del montepremi di febbraio e marzo non ha nulla a che vedere con la futura apertura del trotto a Milano e con il ripristino del premio aggiunto al galoppo (a dispetto di quanto altri sostenevano, in maniera molto fantasiosa) bensì è una mossa prudenziale del Ministero per far fronte a presunti debiti pregressi. Passivi che, a dire della Politica, dovrebbero essere scontati quest’anno e ai quali al momento, non essendovi certezza sulla presenza a copertura di somme in arrivo da altre fonti, si è cercato di far fronte riducendo il montepremi”.
E’ quanto commenta in una nota l’Italian Horse Racing Association (IHRA), comitato costituito dai principali attori della filiera, nato per diventare referente istituzionale del settore ippico.
“L’IHRA – prosegue la nota – rammenta alla Politica tutta che l’intero settore ippico ha già pagato un conto molto salato per colpe non sue e un ulteriore aggravio della situazione è insostenibile per il comparto. Ci risulta inoltre che la drastica diminuzione del montepremi di questi ultimi anni sia stata dovuta e giustificata dalla Politica con i famigerati “debiti ippici” da estinguere, quindi il montepremi previsionale e le risorse a favore degli ippodromi per il 2015, sempre confermati dai Ministeri competenti fino a pochi giorni fa, dovrebbero già incorporare al loro interno tali importi.
Ripetiamo che una qualsiasi riduzione delle scarse risorse previste per il 2015 a favore del settore ippico vuole dire condannare alla definitiva chiusura e alla morte un settore che non solo dà lustro al Paese ma impiega decine di migliaia di lavoratori. IHRA, composta dalle associazioni rappresentative delle categorie tutte dell’ippica, essendo nata con l’intento di salvare l’ippica dalla crisi che sta vivendo, vuole essere propositiva e quindi raccoglie l’invito del Sottosegretario Castiglione a una riforma condivisa, riproponendo al Sottosegretario la partecipazione a un convegno nel quale si dibatta e si decida finalmente delle strategie per salvare il settore. IHRA è pronta come sempre a fare la sua parte e a fornire tutte le indicazioni necessarie al Ministero per la riforma dell’ippica e la sua salvezza”. cz/AGIMEG