L’associazione A.GI.SCO ha presentato il 6 novembre una diffida rivolta all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), al Ministero dell’economia e delle Finanze (MEF) e per conoscenza alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti per tentare di risolvere definitivamente la questione dei lodi arbitrali tra le storiche agenzie ippiche e ADM. Francesco Ginestra, presidente di A.GI.SCO, ha rilasciato un’intervista ad Agimeg con la quale spiega i motivi dell’invio di questa diffida.
“E’ stato un atto di esasperazione poiché siamo in attesa da oltre 20 anni che venga posta la parola ‘fine’ su questa questione. Lo si deve anche al rispetto per i professionisti che operano nel settore delle scommesse ippiche. Nei diversi gradi della giustizia italiana è stata riconosciuta riconosciuta la validità dei Lodi Arbitrali che prevede il riconoscimento agli operatori del 100% del capitale stabilito a cui si aggiungono le rivalutazioni e gli interessi. Nonostante tutto questo l’Amministrazione continua nella sua inerzia e lascia la questione aperta. Ora ci siamo stancati e abbiamo provveduto a mandare questa diffida anche alla Corte dei Conti che farà i rilievi opportuni anche in merito a possibili omissioni da parte dell’Agenzia”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg, Francesco Ginestra.
“Per dimostrare la nostra buona volontà – prosegue Ginestra – siamo pronti anche a rinunciare alle rivalutazioni e interessi, cosa non da poco poiché la questione è aperta da 20 anni e queste somme ormai sono quasi pari al capitale. Lo facciamo però per cercare di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile poiché non è più possibile continuare ad andare avanti così. L’obiettivo minimo, a seguito di questa diffida, è che si apra un tavolo di confronto con ADM con cui entrambe le parti potranno spiegare le loro ragioni, mentre l’obiettivo massimo è quello di vedere accolte le nostre richieste. Ormai siamo vicini al Natale e voglio credere a questo miracolo”, ha concluso, ironicamente, Ginestra. ac/AGIMEG