C’erano un francese, un finlandese e un italiano… Potrebbe cominciare così, come le vecchie barzellette di una volta, il fil rouge tecnico del Gran Premio Duomo, la corsa principale del calendario ippico del trotto fiorentino, in programma domenica 3 dicembre all’ippodromo del Visarno, corsa storica dall’albo d’oro altisonante – la prima edizione venne disputata nel 1947 – che neanche lo status-2017 di Gruppo 1 e i 110mila euro a traguardo rendono però troppo accattivante. E questo nonostante tornino due cavalli che in Italia hanno dimostrato di trovarsi bene nel corso della stagione. C’è Arazi Boko, vincitore alla Maura della Coppa di Milano in due atti, e c’è Dijon, che Roman Derieux porta per la quarta volta dalle nostre parti dopo i successi nel Triossi disputato a Napoli, la sconfitta netta subita nel mondiale di Urlo dei Venti al Continentale di Bologna e il ritorno alla vittoria a Treviso nel Memorial Bepi Biasuzzi. I nostri? Tamure Roc, col vantaggio della corda in una partenza che si annuncia al fulmicotone, Superbo Capar col (semi)nuovo driver Roberto Vecchione dietro ai due stranieri. E di fuori a loro Peace of Mind che Montegiorgio ha riproposto al massimo livello. Nelle quote in ante-post di Betflag l’incertezza regna – quasi – sovrana. Il Souloy-Billard figlio di Varenne favorito a 2,5, Dijon attorno al 3, poi Tamure a 5,5 e Superbo Capar a 7. Peace of Mind lì nel limbo a 5,5. lp/AGIMEG