“La riforma dell’ippica, una volta approvata dal Parlamento, passerà all’esame del governo che avrà dodici mesi di tempo per adottare i relativi decreti attuativi, i cui punti principali saranno: la costituzione di un organismo, espressione della filiera e con la partecipazione diretta, per cinque anni dei rappresentanti dei due ministeri Mef e Mipaaf. La costituzione di appositi organismi tecnici. La riduzione degli attuali finanziamenti statali pari al 20% all’anno, fino ad arrivare a zero, dopo il quinto anno dalla sua costituzione”. A ribadirlo è il presidente del Coordinamento ippodromi, Attilio D’Alesio, parlando dell’iter in Senato del ddl competitività, che da questa settimana torna in commissione Agricoltura per la terza lettura. Gli obiettivi della riforma sono “la gestione del settore, curata dalle rappresentanze della filiera, con la partecipazione e sotto il controllo dei Ministeri di riferimento. L’autonomia finanziaria, da raggiungere entro cinque anni, dalla costituzione di tale organismo” e per raggiungerli “ci sarà molto da lavorare e dovremo dimostrare come filiera di essere all’altezza di questa grande e difficile ‘missione’, proprio come ci disse il sottosegretario Baretta nell’incontro avuto un anno fa. In questo senso rinnoviamo a tutte le associazioni nazionali l’invito a una riunione plenaria per prepararci e organizzarci al meglio e poter dare tutto il nostro contributo di idee e proposte al governo. Siamo tutti presi dalle attuali emergenze come l’inadeguatezza degli stanziamenti previsti nel bilancio del ministero per gli ippodromi e per il montepremi; la convenzione, i ritardi dei pagamenti, il Preu, l’Iva, il calendario, la classificazione degli ippodromi e le relative sovvenzioni, i vari contenziosi giudiziari, la fiscalità. Tutte questioni importantissime, da continuare a seguire dedicando contestualmente anche grande attenzione alla riforma. Perché da quel testo dipenderà il futuro dell’ippica”. dar/AGIMEG