L’emendamento approvato in commissione Agricoltura a prima firma del presidente Luca Sani (Pd) per promuovere il rilancio del comparto ippico “è un primo passaggio. Ci sono alcuni elementi
positivi come la istituzione di un soggetto no profit partecipato e controllato dai due ministeri (Mipaaf e Mef) e dai rappresentanti della Filiera Ippica, democraticamente eletti e senza l’esclusione di nessuno. E’ prevista poi la istituzione di organismi tecnici e vari positivi interventi sulle scommesse ippiche sia al totalizzatore che a quota fissa, il palinsesto complementare, i diritti televisivi ed altro ancora. C’è solo un punto che ci preoccupa moltissimo ed è’ quello della riduzione del 20% all’anno, per cinque anni dalla data di costituzione della Lega, dei contributi statali. Con questi tagli, peraltro ben precisati nel suddetto emendamento, l’ippica
non ce la può fare a sopravvivere”. E’ quanto rileva il Coordinamento ippodromi, ribadendo che “le possibilità di rilanciare l’ippica, coinvolgendo anche gli enti locali, che sono proprietari di ben trentadue ippodromi e senza operare ulteriori
tagli, ci sono e noi vorremmo poterle rappresentare alla commissione Agricoltura della Camera ed a quella del Senato e possibilmente anche al ministero delle Politiche agricole ed al ministero delle Finanze”. dar/AGIMEG