“E’ passata una settimana da quando questo comitato, rappresentativo di tutto il settore galoppo, le ha richiesto un incontro per dare il proprio contributo sulle materie che coinvolgono le categorie che lo compongono”. Inizia così la lettera che il presidente del Comitato nazionale galoppo, Pio Bruni, ha indirizzato al direttore generale del Mipaaf, Emilio Gatto, a nome delle associazioni aderenti. “Il risultato di questa perdurante situazione di ‘non confronto’ e ‘non collaborazione’ è sotto gli occhi di tutti: diminuzione del gioco, programmazione confusa, regolamenti disattesi, mancanza di partenti, fuga di allenatori e fantini all’estero, allevamento falcidiato e – per ultimo – il risultato del Comitato Pattern che anche quest’anno ha declassato le più prestigiose classiche italiane: Premio Presidente della Repubblica, Gran Premio di Milano, Premio Vittadini e che, in mancanza di correttivi, l’anno prossimo penalizzerà: Premio Roma, Premio DI Capua e Gran Premio del Jockey Club. Sono sufficienti queste motivazioni per convincerla che è giusto ascoltare gli operatori prima di prendere decisioni o addirittura di recarsi in consessi internazionali per discutere di galoppo? Nel rinnovare per l’ennesima volta la richiesta di incontri costanti e programmati, l’intero settore galoppo sin da ora si vede costretto a comunicarle per autotutela che, in mancanza di positivo e urgente riscontro, dichiarerà lo stato di agitazione, assumendo tutte le iniziative necessarie a evitare la scomparsa del comparto ‘Galoppo’ in brevissimo tempo, a cominciare dall’attività allevatoria, perno fondante dell’ippica nazionale ed internazionale”. dar/AGIMEG