“La delega al governo per il riordino del settore dell’ippica, di cui all’articolo 9, comma 2-bis, non appare suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in considerazione sia della clausola di invarianza finanziaria di cui al comma 8 del medesimo articolo 9 sia delle disposizioni di cui all’articolo 31, comma 1, che, rinviando all’articolo 17, comma 2, della legge n. 196 del 2009, prevede che qualora uno o più decreti legislativi determinino nuovi o maggiori oneri che non trovino compensazione al loro interno, i medesimi decreti legislativi sono emanati solo successivamente o contestualmente alla data di entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie”. Così il sottosegretario all’Economia con delega ai Giochi, Pier Paolo Baretta, risponde in commissione Bilancio alla Camera alle richieste di chiarimento avanzate dalla relatrice Cenni (Pd) sul riordino della disciplina sulle scommesse ippiche e sull’istituzione della Lega Ippica, misure contenute nel ddl competitività. Baretta aggiunge che “i possibili risparmi derivanti dall’articolo 9, commi 1 e 2, che reca una delega al governo finalizzata al riordino degli enti, società e agenzie vigilati dal Mipaaf, al riassetto delle modalità di finanziamento e gestione delle attività di sviluppo e promozione del settore ippico nazionale nonché al riordino dell’assistenza tecnica agli allevatori in materia di disciplina della riproduzione animale, considerato l’elevato livello di dettaglio e complessità del previsto riordino, saranno quantificati nell’ambito della relazione tecnica che sarà allegata allo schema di decreto legislativo”. Al termine della replica di Baretta, la commissione esprime parere favorevole al testo, che passa ora all’Aula per l’esame generale. dar/AGIMEG