Una calda domenica primaverile ha fatto da cornice al Gran Premio Italia svoltosi all’Arcoveggio davanti al pubblico delle grandi occasioni, nove i partecipanti impegnati sulla selettiva distanza del miglio pronti a raccogliere le pesanti eredità di predecessori di altissimo lignaggio, dal primatista della corsa Oropuro Bar, a Giulia Grif senza dimenticare Main Wise As, indigeno di colori olandesi che da Bologna spiccò il volo verso traguardi importanti su cui spicca il terzo posto nell’Amerique. Dopo una suite di ben cinque vittorie consecutive, il portacolori di Carlo Hudorovich, Zigolo de Buty ed il suo interprete Roberto Andreghetti venivano indicati come plebiscitari favoriti della corsa, in alternativa, l’ospite toscano Zen Bi e l’allievo di Mario Minopoli Jr, Zippy Freedom Lf, mentre gli altri raccoglievano pochi consensi in ottica vittoria. In breve la cronaca della corsa, con la partenza al fulmicotone di Zen Bi a cogliere tutti di sorpresa e la rottura di Zigolo de Buty ad abbandonare la contesa, vittima di un irrimediabile galoppata imitato da Zilath, mentre Zar dei Baba si scavava un insperato posto alla corda sopravanzando Zippy Freedom Lf e Ziman, con Zenio in coda dopo avvio circospetto. In scuderia l’avversario più pericoloso, Enrico Bellei cercava così di ridurre le falcate di Zen Bi e Manuel Pistone con Zar dei Baba ne seguiva le mosse, mentre Zebrina Font sbagliava al passaggio e gli altri seguivano alla corda; poi, al chilometro, violenta accelerazione di Zen che si scrollava di dosso Zar dei Baba staccando con autorevolezza e vincendo in 1.12.8, media che si assesta tra le prime cinque misure cronometriche della storia della corsa, mentre la maggior freschezza di Zippy Freedom Lf consentiva al pupillo di Mario Minopoli Jr di battere agevolmente uno stanco Zar. Con la vittoria odierna, Enrico Bellei conquista così il suo settimo Gran Premio Italia, mostrando un incredibile feeling con la classica felsinea, conquistata per la prima volta nel 2004 in sediolo ad Echo dei Veltri. lp/AGIMEG