“Penso che nei momenti di crisi bisogna essere propositivi verso il futuro. Tutto ciò che inizia avrà anche una fine, dunque dopo le difficoltà c’è anche la rivalsa. Sappiamo bene che la cultura è l’unica cosa che nessuno ci potrà mai togliere. Il CNI è stato sempre pronto a fare tutto il possibile su questo”. E’ quanto ha affermato durante la diretta Agimeg con il direttore Fabio Felici il consigliere del CNI (Confederazione Noleggiatori Italiani), Ivan Di Franco, che ha svolto la simbolica consegna del primo monitor dei 100 promessi dall’associazione. “Il nostro settore è a quasi 200 giorni di chiusura e questo ha significato un calo di fatturato per le aziende esorbitante. Ciò, però, non ci ha tolto il coraggio e la voglia di fare. Questo è un messaggio di buona volontà per cercare di fare il meglio possibile al momento della riapertura. Tale iniziativa può far capire alle persone quale settore rappresentiamo. E’ un piccolo gesto di speranza per ripartire. Tutti abbiamo la possibilità di aiutare i ragazzi che sono in difficoltà. Invito tutti coloro che hanno a disposizione dei prodotti informatici funzionanti che magari sono inutilizzati di partecipare e contribuire a questa iniziativa”. Alla diretta di Agimeg ha partecipato anche la promotrice dell’iniziativa ‘tablet sospeso’, Eugenia Di Leva, che ha sostenuto: “L’iniziativa è nata da una richiesta di una mamma, poiché alcune famiglie si sono trovate in difficoltà ad acquistare tutti i dispositivi necessari per seguire la didattica a distanza. Inoltre, i bonus messi in campo non erano sufficienti a tale scopo. E’ partita una gara di solidarietà bellissima. Siamo stati anche aiutati da un’azienda informatica di Sorrento guidata da Vittorio Acanfora a resettare alcuni pc. Fino ad ora siamo riusciti a distribuire 110 computer resettati e 90 computer nuovi. Per poter ricevere o partecipare basta scrivere sul mio profilo Facebook e cercheremo di provvedere al tutto. Ovviamente, il tutto è partito con la DAD, ma credo che sia fondamentale che in ogni casa ci debba essere un pc in una casa. E’ uno strumento necessario”. Valeria, un’altra promotrice ha dichiarato: “Tale iniziativa ha fatto sentire, finalmente, molte famiglie considerate. La maggior parte di esse erano famiglie che vivevano di lavoro e si sono trovate spaesate a causa della crisi causata del Covid-19 e hanno accolto il gesto in modo entusiasta”.
ac/AGIMEG