“Siamo tra le prime Regioni in Italia ad avere definito in maniera completa ed organica, con un grande lavoro di squadra, l’insieme delle misure per consentire una ripartenza in sicurezza dell’attività di ristorazione e, più in generale, della vendita al pubblico di alimenti e bevande”. Andrea Corsini, Assessore regionale al Commercio e Turismo in Emilia-Romagna. “Il lavoro fatto con la Regione, le altre organizzazioni e i rappresentanti dei lavoratori per la stesura delle linee guida consentiranno ai pubblici esercizi di riaprire garantendo il massimo della sicurezza a clienti e lavoratori”. È il commento di Massimo Zucchini, Presidente di FIEPET Confesercenti Emilia Romagna al termine dei lavori del gruppo di lavoro che ha definito il protocollo per l’apertura di ristoranti, bar, pub, pizzerie da lunedì prossimo. “Rispetto a quanto si temeva si è riusciti a fare un buon lavoro, grazie alla disponibilità di tutti, definendo regole sostenibili e sufficientemente semplici. Finalmente le imprese possono tornare al loro lavoro e cercare di limitare i danni provocati da questa terribile situazione”, ha continuato.
No all’assembramento dei clienti all’ingresso dei locali, promuovendo l’utilizzo di sistemi di prenotazione telefonica e digitale. Installazione di dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani e di apposita cartellonistica sulle regole di comportamento da seguire, anche in lingua inglese. Distribuzione dei tavoli in modo da garantire la distanza di almeno un metro tra le persone sedute, fatte salve le eccezioni alle regole sui distanziamenti previste dalle norme vigenti, dando la preferenza, se possibile, alla sistemazione all’aperto. E stop ai buffet a self-service. Ecco le linee guida, omogenee su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, in vista della riapertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e delle attività di asporto e consumo sul posto, compresi i bar, fissata per lunedì prossimo. Il documento, tra le misure di carattere generale, insiste molto sulla responsabilizzazione dei clienti nell’assunzione di comportamenti rispettosi delle misure di sicurezza e prevenzione e nell’adozione da parte dei titolari degli esercizi di tutti i possibili strumenti di comunicazione rivolti alla clientela sulle regole di accesso e comportamento. In particolare, gli esercenti sono tenuti ad informare gli avventori circa le disposizioni in vigore, affiggendo all’interno del locale cartelli esplicativi e mettendo a disposizione appositi depliant, in italiano e in inglese. Il personale dovrà esser dotato di specifici dispositivi di protezione individuale, mascherine in primis, e adeguatamente informato sul loro uso. È poi necessaria una costante igiene delle mani mediante appositi prodotti, mentre mascherine, guanti monouso e disinfettanti per superfici dovrebbero essere messi a disposizione, anche a pagamento, agli ospiti che ne facciano richiesta. Invece non è obbligatoria la misurazione della temperatura corporea per l’ingresso nel locale di dipendenti, che sono comunque invitati ad astenersi dal lavoro in caso di sintomi sospetti e devono presentare certificato medico di avvenuta guarigione se reduci da infezione da coronavirus. Le attività di pulizia, disinfezione e sanificazione, che dovranno essere effettuate almeno due volte al giorno, con particolare riguardo a servizi igienici, maniglie di banchi ed armadi, frigoriferi e terminali Pos. Nello specifico per i bar: ingressi contingentati, affissione cartelli informativi, forme di segnalamento a terra, presenza di dispenser con gel igienizzante. Il servizio al banco deve avvenire con il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Tassativamente escluso il fai-da-te, i prodotti in vendita dovranno essere serviti dal personale, possibilmente con servizio ai tavoli. I tavoli vanno puliti e disinfettati ad ogni cambio di cliente. Si incentivano il take away e la consegna a domicilio. Le procedure di sicurezza adottate nei locali interni vanno applicate anche per la gestione degli spazi esterni, con particolare attenzione per il corretto distanziamento tra i tavoli e la loro pulizia e disinfezione.
“Con la prossima riapertura degli esercizi commerciali, facciamo un altro passo avanti verso la ripresa economica di attività bloccate per molto tempo a causa della crisi sanitaria e che oggi hanno assoluta necessità di ripartire per evitare ulteriori danni. Nel documento elaborato in squadra con i rappresentanti del settore, i comuni e i sindacati, in collaborazione con l’assessorato alla salute e la Direzione cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna, vengono fornite indicazioni operative valide su tutto il territorio regionale. Si tratta in parte di provvedimenti già sperimentati durante il lockdown, con alcune novità pensate per diverse tipologie di attività, anche guardando al luogo in cui si esercitano. Al centro del nostro lavoro c’è l’impegno per la ripresa economica di un settore importante che coinvolge un numero molto alto di persone, ma sempre con la massima attenzione alla salute e alla sicurezza di gestori, lavoratori e clienti, condizione per noi fondamentale”, ha sottolineato l’assessore Corsini.
Un numero di clienti limitato in base alle dimensioni del negozio per garantire la distanza di almeno un metro; percorsi differenziati di entrata e uscita dai locali; ingressi scaglionati per evitare assembramenti garantiti eventualmente anche dall’estensione dell’orario di apertura; ampia disponibilità di dispenser per disinfettare le mani soprattutto vicino a tastiere, touch screen e casse; obbligo di guanti e mascherine per addetti e clienti, ove non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale; pulizia e igienizzazione quotidiana degli ambienti e dei banchi di vendita; organizzazione degli spazi in negozi, centri commerciali e aree all’aperto per assicurare il distanziamento tra le persone. E per la vendita di vestiti e calzature, per toccare gli articoli sono obbligatori i guanti “usa e getta” per i clienti. Con regole capaci di garantire la sicurezza, in Emilia-Romagna da lunedì 18 maggio potranno riaprire le serrande tutti i negozi al dettaglio e quelli nei centri commerciali oltre a riprendere il commercio ambulante, sia singolarmente che in mercati, fiere, mercatini degli hobbisti. Queste le linee guida per la Fase 2 per i negozi. Per tutti i tipi di esercizi, che siano al chiuso o all’aperto, le regole del commercio in sicurezza si fondano su alcuni pilastri: informazioni costanti e dettagliate alle persone sui comportamenti da osservare per garantire la sicurezza e contrastare il rischio di contagio; organizzazione degli spazi funzionali al distanziamento sociale tra dipendenti, operatori e clienti; dotazione al personale dei dispositivi di sicurezza personale anche in base al tipo di mansione oltre a un’adeguata formazione per un uso corretto. cdn/AGIMEG