Lo sport come veicolo di benessere, disciplina, inclusione e possibilità di riscatto. È questo il cuore del progetto “Rigiocare il Futuro”, realizzato dalla Fondazione Entain in collaborazione con le associazioni Sport Senza Frontiere e Seconda Chance, all’interno del Centro Penitenziario Pasquale Mandato di Secondigliano.
Un’iniziativa senza precedenti, che ha portato alla creazione di un polo sportivo di eccellenza composto da due campi da padel e un moderno campo da calcio in erba sintetica. L’obiettivo è chiaro: offrire ai detenuti concrete opportunità di reinserimento dei detenuti, attraverso lo sport e i suoi valori fondanti. Un’iniziativa che si distingue non solo per l’impatto sociale, ma anche per la sua portata simbolica: si tratta della più grande cittadella dello sport mai costruita all’interno di un carcere italiano.
“Noi siamo una società di scommesse sportive, quindi lo sport è connaturato al nostro business”, ha spiegato Andrea Faelli, Managing Director di Entain Italia. “Far passare i concetti collegati allo sport – regole, disciplina, lavoro, rispetto, solidarietà, anche creatività – è per noi un concetto fondamentale. Ci siamo trovati in piena sintonia con questo progetto, perché riflette i valori che cerchiamo di infondere anche all’interno delle nostre aziende”.
L’impegno della Fondazione Entain testimonia come la forza dell’imprenditoria privata possa essere messa al servizio del bene comune, generando valore reale per il territorio e per il settore pubblico. Un pensiero condiviso anche dalla dottoressa Giulia Russo, direttrice del carcere di Secondigliano: “Credo che questo progetto rappresenti un salto di qualità. L’amministrazione penitenziaria si è già orientata verso questa direzione, incrociando la strada di imprenditori eticamente validi. Non si limitano più a produrre profitto, ma restituiscono alla società qualcosa di importante. Questo incrocio ha tracciato una strada che dovrebbe diventare un modello per tutte le strutture”.
Il progetto, ora in fase conclusiva della prima parte, proseguirà a giugno con una seconda fase, che prevede corsi e attività formative a cura di Sport Senza Frontiere, in sinergia con altri partner tra cui l’Associazione Italiana Arbitri e varie federazioni sportive. Una missione ambiziosa quella di Entain, che dimostra come lo sport possa davvero essere uno strumento di cambiamento, capace di restituire dignità e futuro anche in luoghi difficili come il carcere.
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