In Nome della Legalità, Della Bona (ASL Lecce): “Contro le ludopatie servono interventi mirati di cura e prevenzione”

Senza dubbio va sottolineato che il gioco può portare con sé il rischio che, in gruppi di persone particolarmente vulnerabili, possa sfociare in una vera e propria dipendenza, così come spiega Salvatore Della Bona, Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ASL Lecce: “L’utenza presso i Ser.D e i due Centri specialistici per il trattamento del Disturbo da Gioco D’azzardo del Dipartimento Dipendenze Patologiche della AslLE è in progressivo e costante aumento, si rende pertanto necessario predisporre azioni mirate sia in campo preventivo che per la diversificazione dell’offerta di trattamento, per tale ragione il DDP della AslLe ha individuato una serie di interventi, in linea con il Piano Regionale di contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico, per il raggiungimento di tali obiettivi”. Presso il DDP di Lecce attualmente risultano in cura 191 soggetti con problemi di gioco patologico. Secondo Claudia Venuleo, Ricercatrice e Docente di Psicologia Clinica presso il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento “I fattori di rischio e i fattori protettivi di tipo psicosociale possono sostenere o, viceversa, vincolare un ingaggio problematico nel gioco d’azzardo. Giocano un ruolo importante anche le dimensioni connesse al capitale sociale e il rapporto tra ludopatia e malessere sociale (basso supporto percepito, povertà della rete sociale, sfiducia interpersonale), anche in rapporto a dati di ricerca raccolti nel territorio salentino. Le strategie di prevenzione e contrasto devono tenere conto di questi elementi, allargando lo sguardo dal giocatore alla rete sociale di riferimento”. lp/AGIMEG