“La criminalità organizzata ha da sempre manifestato interesse per il settore del gioco e delle scommesse” dichiara Antonio De Donno, Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi e Presidente dell’Osservatorio permanente su Gioco, Legalità e Patologie dell’Eurispes, nel corso del suo intervento alla tappa leccese del workshop Codere In Nome della Legalità. “E’ solo con il meccanismo del gioco pubblico, controllato dallo Stato attraverso i concessionari, che si è cercato di porvi rimedio. È vero che l’aumento dell’offerta di gioco conseguitane ha comportato ricadute sociali negative, quali l’incremento delle ludopatie, ma è illusorio pensare che il problema possa essere risolto mediante strumenti come il distanziometro e la riduzione degli orari di apertura dei locali in cui si effettua l’offerta di gioco”. lp/AGIMEG