“Le aziende di gestione degli apparecchi di mero intrattenimento, nel corso del 2020, hanno potuto svolgere la loro attività a pieno regime solo nei primi due mesi dell’anno e, tuttavia, sono state costrette a versare l’intero importo dell’ISI (Imposta sugli intrattenimenti ndr). Visto il perdurare dell’emergenza – afferma As.Tro – anche per il 2021 si ripresenterà l’identica situazione per cui le imprese del settore dell’intrattenimento, già provate dal pregiudizio economico derivante dalla prolungata interruzione delle attività, saranno costrette a sopportare il pagamento di un’imposta non correlato alla possibilità di utilizzo degli apparecchi che ne costituiscono la base imponibile. In ragione di ciò e vista l’imminente scadenza prevista per il prossimo 16 marzo, AS.TRO, facendo seguito alle precedenti richieste, ha inviato una nuova istanza alle Istituzioni governative, sollecitando la proroga della scadenza ISI e/o la concessione di un credito d’imposta che consenta di compensare l’importo corrisposto nel 2020”. lp/AGIMEG