Il Decreto Dignità approvato dal Consiglio dei Ministri, che prevede lo stop alla pubblicità su ogni forma di gioco con vincita in denaro (fatta eccezione per la Lotteria Italia), porterà un ‘buco’ per mancati investimenti da parte dei concessionari di gioco per circa 200 milioni di euro nel 2019. Le coperture alla stretta sul gioco – secondo Il Sole 24 Ore – arriveranno da maggiori controlli e da un ritocco al rialzo del Preu per gli apparecchi da intrattenimento. Ma allo studio, secondo quanto riporta Il Messaggero, ci sarebbe anche una nuova sanatoria dei punti scommesse illegali. Premesso che sarà difficile trovare operatori disposti a investire denaro e a partecipare a un bando di una gara con l’impossibilità di pubblicizzare il proprio prodotto, in realtà battere questa strada sarebbe un controsenso, visto che lo scopo del decreto dignità sarebbe quello di ridurre il gioco e non di aumentarlo. Ma pare che la richiesta ‘politica’ sia stata quella di recuperare il gettito necessario a coprire la norma all’interno dello stesso comparto delle scommesse. lp/AGIMEG