L’articolo 92 della Legge di Bilancio riguarda la nuova gara sulle concessioni di slot e vlt. Quegli stessi apparecchi che, negli ultimi mesi, alcune normative regionali hanno tentato di mettere al bando con regolamenti più o meno restrittivi. Una linea no slot “sposata” dal Movimento 5 Stelle che nel contratto di Governo ha inserito la graduale sostituzione degli apparecchi con vincita in denaro con altri senza vincite in soldi. Dalla gara inserita nella nuova Legge di Bilancio, lo Stato – come riporta Il Messaggero – vorrebbe ricavare 1,8 miliardi di euro. Ma, oltre al paradosso di un Governo che da un lato non vuole questi apparecchi ma dall’altro non ne può fare a meno e ci fa cassa, c’è anche la domanda di come farà a mettere a gara oltre 300mila macchinette che le leggi regionali ed i regolamenti comunali di fatto vietano l’installazione. Sembra infatti difficile che un decreto ministeriale, come quello previsto in un comma dell’articolo 92 che, cita, stabilirà norme unitarie su tutto il territorio nazionale per disciplinare la distribuzione di slot e vlt, possa abrogare decine di leggi regionali. lp/AGIMEG