Pubblicità e mercato del gioco in Europa: cosa succede in Francia, Olanda e Danimarca

Dai nostri inviati a Londra – Si sta tenendo a Londra ICE Vox, primo giorno della ICE London 2023. Durante il panel “Gaming Regulation in focus for 2023” al centro del dibattito la pubblicità degli operatori di scommesse e i possibili cambiamenti normativi in Europa.

La prima a prendere la parola è stata Isabelle Falque Pierrotin, presidentessa della ANJ, l’autorità del gioco francese: “Il nostro grande tema è quello della pubblicità. C’è stata una grossa discussione sulla pubblicità del gioco negli eventi sportivi e alla fine siamo riusciti a regolare questo settore”.

“Ci stiamo chiedendo se porre ulteriori restrizioni alla pubblicità di aziende di gioco, la nostra priorità è la tutela del giocatore. In Francia il mercato è molto regolamentato, non siamo contro la pubblicità ma quando questa è troppo invasiva e troppo diretta verso il cliente allora va arginata” il pensiero di Isabelle Falque Pierrotin.

Poi la presidente della ANJ conclude: “Il settore del gioco offre prodotti potenzialmente tossici e pericolosi quindi dobbiamo porre massima attenzione. Dobbiamo rendere la pubblicità meno aggressiva e ridurre il volume. Durante la Coppa del Mondo abbiamo applicato una serie di restrizioni che hanno funzionato, ma basterà? O dobbiamo porre ulteriori limiti e misure contro la pubblicità?”.

E’ intervenuto poi anche Anders Dorph, direttore della Spillemyndigheden, autorità del gioco danese: “In Danimarca uno dei maggiori problemi per l’industria del gioco è l’intenzione della politica di eliminare la pubblicità sul gioco. Una tale decisione potrebbe avere importanti effetti negativi sull’intera industria. Abbiamo molte soluzioni sul tavolo e la curiosità è capire in che senso il Governo vorrà muoversi, perché c’è anche la possibilità che si possa andare verso un ban localizzato della pubblicità e una delle idee è quella di rimuovere le pubblicità dal trasporto pubblico e dai cartelloni per strada”.

“Uno dei nostri obiettivi è combattere il riciclaggio di denaro e il match-fixing. Forse, l’aspetto più importante è che gli operatori siano in grado di trovare flussi di denaro sospetti in questo senso. La parte più difficile è trovare il modo adeguato per condividere tali informazioni con il regolatore e le autorità” ha concluso Dorph.

Infine Fedor Meerts, Capo Dipartimento del Ministero della Giustizia in Olanda. “Stiamo lavorando molto per raggiungere un migliore livello di protezione dei consumatori. È uno dei nostri focus per il futuro dell’industria del gioco”.

Vogliamo applicare restrizioni alla pubblicità, come ad esempio quella di fare andare in onda spot pubblicitari sul gioco dopo le 10 di sera. Ci stiamo muovendo in questo senso soprattutto per eliminare la pubblicità untargeted. Siamo nella fasi finali della preparazione di questa legge e speriamo di riuscire nelle prossime settimane di presentare una proposta di legge concreta”.

Prosegue Meerts: “Nell’ultimo anno abbiamo raccolto molti dati e ad esempio il 22% dei giocatori è sotto i 24 anni. Ovviamente essendo un nuovo mercato abbiamo bisogno di ulteriore tempo per avere un quado completo e sviluppare una regolamentazione adeguata. L’autoesclusione dei giocatori è uno degli strumenti più importanti per la tutela del giocatore. In più noi abbiamo dei canali di contatto per aiutare chi sviluppa una patologia, ma io credo che non sia sufficiente, bisogna implementare strumenti ancora più efficaci per riuscire a prevenire il gioco d’azzardo patologico”. ac-lb/AGIMEG