dai nostri inviati a Barcellona – Tanti gli operatori presenti alla Fiera ICE, che si sta svolgendo a Barcellona. Tra questi, Fabio Angeli Bufalini, Country Manager Italia di Stake, operatore del Gruppo Easygo, che ha rilasciato un’esclusiva intervista al direttore di Agimeg Fabio Felici.
“Stake è una grande azienda internazionale, con base a Melbourne in Australia. Oltre all’Italia siamo presenti in altri mercati regolamentati come la Colombia, il Perù e, recentemente, il Brasile. E’ stata anche annunciata l’acquisizione di un’azienda in Danimarca” – sottolinea Bufalini – “L’obiettivo di Stake è quello di allargare sempre di più la presenza online globale e quella nei mercati regolamentati. Stake fa parte del Gruppo Easygo, che comprende anche la piattaforma di streaming Kick e che punta ad essere una piattaforma di entertainment e non solo di gambling”.
Come nasce la scelta di entrare in Italia, in un mercato maturo ed anche complicato dal punto di vista normativo?
“L’Italia è uno dei principali mercati a livello mondiale e per Stake era quindi importante entrare a farne parte. Sappiamo bene che non sarà facile, perchè il mercato è già maturo. Ci sono operatori locali presenti da tanto tempo e tanti operatori internazionali, ma pensiamo che con la nostra offerta, diversa dal punto di vista dell’entertainment, potremmo portare qualcosa di diverso. Non sarà facile, ma Stake non può mancare in un mercato chiave come quello italiano”.
C’è stata qualche polemica tra gli operatori per i parametri fissati per il nuovo mercato dell’online. Voi come avete valutato la nuova situazione?
“La nuova gara per le concessioni del gioco online è sicuramente un cambiamento importante rispetto al passato. Abbiamo valutato che è un investimento congruo per quello che è il mercato italiano dell’online oggi, rispetto a quando è stato regolamentato”.
Quali sono i vostri punti di forza per trovare spazio in un mercato già così “pieno” come quello italiano?
“L‘offerta è sicuramente uno dei punti di forza di Stake e vogliamo portare sul mercato la nostra esperienza nell’entertainment. Si tratta di un percorso che costruiremo piano piano e che potrà darci quel qualcosa in più a livello di posizionamento rispetto agli altri operatori”.
Vi siete dati una tempestica per raggiungere i vostri obiettivi?
“Non è facile far capire ad un grande gruppo internazionale la complessità di alcuni mercati regolamentati come l’Italia. Di conseguenza gli obiettivi non possono essere a breve, ma a medio-lungo termine per far qualcosa di diverso, il tutto nell’ottica di una strategia globale”.
Nella tua esperienza ultra ventennale nel settore, hai portato sul mercato diversi operatori internazionali. Da quando hai visto nascere il mercato ad oggi, come pensi si sia sviluppato? Come valuti questa evoluzione del mercato italiano?
“Il mercato italiano è stato precursore rispetto alla regolamentazione ed è stato preso a modello da tanti altri mercati. Trovo che quello che è stato fatto in questi anni sia di un certo livello. E’ un mercato importante, per questo operatori internazionali vogliono ancora entrarci. Quello che è stato fatto è lodevole e il mercato ha ancora spazi di crescita”.
ff/AGIMEG