Guinci (Eurobet): “Grazie alla tecnologia gli operatori stanno investendo per analizzare i comportamenti dei clienti. In Italia abbiamo un sistema regolatorio che all’estero guardano con attenzione”

“Oggi con la tecnologia si può fare di tutto, ma devo dire che sono anni che gli operatori stanno investendo per analizzare i comportamenti dei clienti. Le analisi per le attività di marketing già c’erano e questi stessi strumenti sono stati utilizzati quando il tema del gioco responsabile è entrato nel DNA delle aziende e ne hanno capito l’importanza. Nessuno di noi è interessato ad avere giocatori problematici”. Questo quanto dichiarato da Giuliano Guinci, direttore Public Affairs, Sustainability and Retail Operations del Gruppo Eurobet, in occasione della Terza Sessione degli Stati Generali di ADM “La promozione e lo sviluppo del gioco responsabile tra regolamentazione, innovazione tecnologica e prospettiva delle scienze comportamentali”.

“È un argomento molto complesso e richiede la collaborazione tra attori diversi. Il nostro settore ha regole particolari. Il nostro Gruppo ha importato in Italia azioni contenitive, attraverso indicatori precisi. Grazie a questo sistema abbiamo avuto una mappatura sulla nostra customer base. Inoltre, il bando richiede che siano fatti passi in questo senso e credo sia molto importante fare delle azioni concrete per raggiungere risultati.

Oggi esiste la tecnologia per intervenire concretamente e il passaggio successivo sarà quello di aumentare la collaborazione tra gli attori, non dovrà dunque essere il singolo concessionario ad avere l’onere. Oggi si può fare perché c’è una solida base di ricerca e amministrazioni che sono sempre più competenti. Bisogna trovare però un set condiviso di regole e serve che tutti le adottino in egual misura”.

Stati Generali - Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Aggiunge Guinci: “La comunicazione verso il cliente è fondamentale. Dai dati che abbiamo, si capisce facilmente quali misure adottare praticamente per singolo giocatore. Le comunicazioni ormai sono personalizzate e legate al comportamento specifico di quel giocatore. Dal divieto imposto dal Decreto Dignità si sono fatti passi in avanti in questo ambito. Mi auguro che verranno fatte nuove riflessioni”.

In Italia abbiamo un sistema regolatorio che ancora tanti Paesi guardano con attenzione. Noi abbiamo una centralizzazione effettiva dei dati. Dunque, la parte conclusiva di questo percorso è applicare questi sistemi su quella base dati che fornisce una visione a 360 gradi del comportamento del giocatore”, ha concluso Guinci. sp/AGIMEG